Filippo Turetta, quando ci sarà la prima udienza del processo sul caso Cecchettin: fissata la data
E' stata fissata la data per la prima udienza del processo per la morte di Giulia Cecchettin. Filippo Turetta, unico indagato per l'uccisione della 22enne di Vigonovo, diventa, così, imputato. Le indagini sull'omicidio che ha sconvolto l'Italia l'anno scorso sono terminate: il killer sarà processato questa estate. Due le date fissate: 15 e 18 luglio. Questi i due giorni scelti dal gup di Venezia, Claudio Maria Ardita, per l'inizio del processo. Il 15 luglio avrà, quindi, luogo, l'udienza preliminare. Un processo molto atteso dagli italiani che, ne siamo sicuri, seguiranno con vivo interesse le udienze che scandiranno i prossimi mesi, prima e dopo la pausa estiva. La morte di Giulia Cecchettin ha letteralmente fermato l'Italia, nei giorni della scomparsa e, poi, del ritrovamento della giovane, senza vita.
Filippo Turetta a processo: l'ergastolo è una possibilità concreta. Sul killer pesa l'aggravante della premeditazioned
Come era stato assicurato, i tempi del processo stanno seguendo un iter piuttosto veloce: la data dell'udienza è fissata, infatti, a poco meno di un mese di distanza dalla conclusione delle indagini. Indagini che hanno fatto emergere nuovi, terribili dettagli sull'uccisione della povera Giulia, a cominciare dal numero di coltellate che Turetta le ha inferto. Come emerso dall'autopsia sul cadavere della ragazza, sarebbero stati 75 i fendenti scagliati da Turetta contro la vittima. All'incirca 20 le ferite riportate dalla 22enne nel tentativo di difendersi, e ritrovate sulle mani e sulle braccia.
Filippo Turetta affronterà un processo al termine del quale potrebbe essere condannato all'ergastolo: pena quanto mai possibile. Diverse le aggravanti che pesano sull'imputato, a cominciare dalla più importante, ovvero quella della premeditazione. Il ragazzo avrebbe preparato nei minimi dettagli il delitto della sua ex fidanzata, e non sarebbe, quindi, stato un gesto improvviso. Turetta aveva acquistato una cartina geografica, forse per orientarsi nella sua fuga, durata una settimana, senza utilizzare dispositivi elettronici che lo avrebbero reso visibile alla polizia. Avrebbe, poi, acquistato giorni prima i sacchi della spazzatura in cui ha poi rinchiuso Giulia, dopo averla ammazzata.
Un'altra aggravante non di poco conto è, poi, quella della crudeltà: ha colpito Giulia 75 volte, eccedendo, secondo gli inquirenti, in violenza e brutalità.