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"Ho 26 anni, una laurea e un master ma lavoro come magazziniere: piango ogni sera"

Riceviamo e pubblichiamo l'email sfogo di un nostro lettore che ci scrive da Enna, in Sicilia: dopo tanti sacrifici fatti per conseguire una laurea, si ritrova a svolgere un lavoro che non ama

Tuttonotizie riceve spesso email da tutta Italia, relative a segnalazioni, denunce, lamentele. Molte di queste riguardano il mondo del lavoro, argomento che ci sta molto a cuore e che chi ci segue sa che trattiamo con passione e con il rispetto che questa tematica merita.
Riceviamo e pubblichiamo un'email che ci invia un nostro lettore da Enna: ci chiede di restare anonimo, per cui noi rispetteremo la sua volontà e lo appelleremo con il fittizio nome di Alberto. Di seguito, il testo integrale del suo scritto.

"Ho 26 anni, e sono laureato in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche. Ho fatto tanti sacrifici per studiare, ma, appena uscito dall'università, mi sono scontrato con una realtà che sapevo essere difficile, ma non proibitiva. In Sicilia, è inutile girarci troppo intorno, non c'è lavoro. Non ci sono possibilità, soprattutto per chi proviene da città piccole o dalla provincia, e non ha la possibilità di spostarsi. Vivere altrove significherebbe pagare un affitto, le utenze, portare avanti uno stile di vita semplicemente dignitoso. Sono disposto a tutto questo, ovvio, e ci ho anche provato. Ma sono finito a fare il magazziniere".

"Ho 26 anni, ho una laurea e un master: lavoro come magazziniere e sono infelice"

Alberto continua: "E' un lavoro dignitosissimo e rispettabilissimo, questo mi preme dirlo. Lavoro in un'azienda in cui sono trattato molto bene, le persone, di qualsiasi posizione lavorativa, hanno un cuore buono e un carattere socievole. Mi trovo bene, e guadagno il giusto. Ma io non ho trascorso otto anni della mia vita per fare un lavoro che non mi piace, è questo il punto. Vorrei uscire da questa situazione: ho inviato non so quanti curricula e fatto mille colloqui, ma la situazione è deprimente. Mi offrono paghe troppo basse, e sempre lontano da casa mia. Con i soldi che guadagnerei riuscirei a stento a pagare l'affitto. La mia famiglia non può mantenermi: non ho santi in paradiso né risparmi da parte".

"Non scrivo questa email per lamentarmi o per fare la vittima, ma per lasciare una piccolissima testimonianza tra le tante che, sono sicuro, arrivano dalla Sicilia. Una terra in cui non ci sono investimenti, e in cui se non puoi o non sei disposto ad andare via, hai una grande possibilità di vivere senza mai realizzare i tuoi sogni. Piango ogni sera, non so che fare".

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