Maltempo in Veneto, la drammatica situazione nei comuni colpiti dall'esondazione del fiume Muson dei Sassi
E’ successo di nuovo: ancora famiglie sfollate, ancora fiumi esondati, ancora strade sommerse dal fango. Proprio come accaduto l'anno scorso in Emilia-Romagna, la situazione è allarmante in alcuni comuni del Veneto, dopo che l’ondata di maltempo che ha interessato la regione ha provocato l’esondazione del fiume Muson dei Sassi. Il corso d’acqua ha rotto un argine, allagando la località di Camposampiero, in provincia di Padova. Numerose le abitazioni isolate che sono state evacuate dalle squadre di vigili del fuoco accorse in loco. Allagamenti anche a Castelfranco Veneto, Asolo, Casier, Fonte, Altivole e Mogliano Veneto, nel Trevigiano. In difficoltà, in provincia di Venezia, il comune di Quarto d'Altino e Camposampiero (Padova). E c’è, purtroppo, anche una vittima: trovato a Cantù, in provincia di Como, il corpo di un uomo di 66 anni, disperso da ieri sera.
Sui social sono decine gli utenti che stanno condividendo foto e video della situazione attuale. Interi locali distrutti dalle ondate di fango che hanno invaso i centri abitati. Tutti al lavoro in strada, nella speranza di ritornare alla normalità il prima possibile: guanti, stivali e zappe per lavar via il disastro di detriti ed acqua sporca in cui si sono trasformate le strade.
Abbiamo raccolto alcune testimonianze da Facebook: la comunicazione sui vari gruppi cittadini diventa indispensabile in queste ore, e ciascuno prova a dare una mano a chi ha subito i danni maggiori. Chi e come può.
Maltempo in Veneto, le testimonianze dei cittadini dei comuni colpiti dall'esondazione
“Non si è ancora finito di tirare fuori l'acqua dai garage e dalle cantine, non tutte le porte sono state ancora aperte, la forza dell'acqua ha distrutto e deformato porte e portoni. Con guanti e stivali ci si può unire a dare una mano. C'è tanto da trasportare c'è tanto da pulire c'è tanto da smontare. C'è tanto fango”, scrive, desolata, una cittadina di Castelfranco Veneto. Comune in cui tanti, in queste ore, stanno polemizzando per la presunta mancata apertura di un bacino di laminazione di recente costruzione. “Ma come si fa a finire sott’acqua, con un bacino di laminazione appena costruito e senza allarme dal Comune? Se non fosse stato per il senso civico dei vicini che hanno avvisato: bravi, e siamo in campagna elettorale! Perché non aprire già ieri sera quando il fiume era visibilmente alto?”.
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