Alessia Pifferi, ergastolo per la mamma che lasciò morire di stenti la figlioletta Diana, rimasta sola in casa per sei giorni
E' stata condannata all'ergastolo Alessia Pifferi per l'omicidio della figlia Diana, lasciata morire di fame e di sete. Questa la decisione finale della Corte di Assise di Milano, arrivata al termine dell'udienza in cui è stata accolta la richiesta del pubblico ministero, Francesco De Tommasi. Nessuno sconto di pena, nessuna considerazione per la prima perizia psichiatrica che descriveva l'imputata come un soggetto affetto da deficit cognitivi. L'unica apertura nei confronti della difesa di Pifferi, rappresentata dall'avvocato Alessia Pontenani, è stato il non applicare l'aggravante della premeditazione, dai giudici escluso.
Alessia Pifferi dovrà scontare l'ergastolo: "Per Diana"
"Penso che sia quello che Diana si merita, la morte assurda e tutto quello che ha subito, doveva essere punito". Queste le parole rilasciate dalla sorella di Alessia Pifferi, Viviana, in diretta a Mattino Cinque. Quella che era la zia della piccola vittima ha sempre affermato pubblicamente la sua non vicinanza alla sorella, allontanando l'ipotesi secondo cui Pifferi sarebbe una donna non capace di intendere e di volere. Tesi, questa, sempre sostenuta dalla difesa e dalle psicologhe del carcere di San Vittore.
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