Gino Cecchettin ospite in tv torna a parlare della figlia Giulia, e del suo impegno contro la violenza di genere
Torna in tv Gino Cecchettin, papà di Giulia Cecchettin, assassinata a 22 anni Vigonovo dal suo ex fidanzato, Filippo Turetta. Sei mesi sono trascorsi da questo caso di femminicidio che ha profondamente scosso il paese, forse per la giovane età della vittima e del killer, e per la dolcezza di una ragazza che lo scorso 5 maggio avrebbe dovuto festeggiare il compleanno con la sua famiglia.
Gino Cecchettin, ospite di Myrta Merlino a Pomeriggio Cinque, ha parlato del dolore di questa data, quest’anno e per sempre tanto dolorosa. "Sono stati i giorni più difficili da quel’11 novembre: non mi davo pace. Sono stato veramente male. Mi è mancata tantissimo: non se ne riesce a venire a capo. E’ una cosa che devi cercare di risolvere internamente, con le forze della famiglia, degli amici, dei miei figli. Traggo spunto da loro, e da Giulia stessa, cercando di simulare un po’ quel che era il suo atteggiamento verso la vita, sempre positivo, di aggiungere valore, mai di criticare”.
Gino Cecchettin: "Giulia aggiungeva sempre valore e bellezza"
“Giulia aggiungeva sempre valore, non criticava mai. Cercava sempre di portare bellezza alle situazioni: penso che quello che abbiamo visto sia dovuto proprio a questo. In una famiglia normale, dove hai i figli che frequentano l’università, pensi di aver instradato tutto verso un percorso positivo, verso la maturità, verso la realizzazione dei propri sogni. E invece una domenica mattina ti ritrovi in un incubo e ti chiedi: “Perché è successo a me?”. Quello che è successo a me, vorrei metterlo a disposizione di altri: quello dei femminicidi è un problema che esiste, parliamo di centinaia di vittime ogni anno. Ora mi sto adoperando affinché non ci sia un altro padre che pianga un’altra Giulia”.
Cecchettin sta tenendo fede alle promesse fatte dopo la morte della figlia: impegnarsi contro la violenza sulle donne. ”Abbiamo costituito un comitato per Fondazione Giulia, che avrà lo scopo di fare formazione nelle scuole attraverso un team di professionisti, e di aiutare le associazioni già operative sul territorio contro la violenza di genere. Partirà verso l’autunno, cerchiamo di coinvolgere quanti più enti possibili”.
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