Ragazza racconta su Facebook della sua ricerca di un lavoro: il curriculum inviato a un'azienda, e la risposta per nulla incoraggiante ricevuta tramite sms
La ricerca di un lavoro si configura come un percorso spesso complesso e a tratti avvilente, marcato da fasi di intensa attività e momenti di attesa. La fatica e lo stress derivanti dall'invio dei curricula, insieme alle risposte – o alla loro assenza – da parte delle aziende, costituiscono elementi centrali di questa esperienza.
In primo luogo, la preparazione e l'invio dei curricula richiedono un impegno notevole. Ogni curriculum deve essere attentamente personalizzato per rispecchiare le competenze e le esperienze del candidato in relazione ai requisiti specifici del ruolo. Questo processo, sebbene necessario, può diventare ripetitivo e dispendioso in termini di tempo e di risorse, alimentando una sensazione di fatica costante.
Quel che butta a terra di più l'aspirante lavoratore, sono, talvolta, le risposte delle aziende (quando arrivano). Variano ampiamente: da un feedback costruttivo e inviti a colloqui, a comunicazioni standardizzate di rifiuto, fino al silenzio totale.
Il rifiuto, in particolare, può essere difficile da accettare, soprattutto dopo aver investito tempo ed energie nella candidatura. La mancanza di risposta, d'altra parte, può generare incertezza e alimentare lo scoraggiamento, lasciando il candidato in una sorta di limbo emotivo. Oppure, quando la risposta equivale a un rifiuto, diventa ancor più difficile non perdere la pazienza. Ne sa qualcosa la ragazza che sui social ha parlato della sua più recente esperienza, nella ricerca di un lavoro.
Ragazza alla ricerca di un lavoro invia il curriculum a un'azienda: la risposta non lascia spazio a interpretazioni
Ne ha parlato su Facebook, in un gruppo in cui chi cerca lavoro condivide dubbi, ansie e perplessità con gli altri utenti. Quest'utente ha segnalato il più classico esempio di un rifiuto da parte di un'azienda. Che, per quanto gentile e travestito da messaggio di incoraggiamento, rappresenta pur sempre... un rifiuto.
La ragazza in cerca di un lavoro, dopo aver inviato il suo curriculum, riceve dall'azienda la seguente risposta: "Grazie per averci contattato. Valuteremo la tua proposta. Entro metà marzo, decideremo, come di consuetudine, tra tutti i curricula benvenuti. Tu nel frattempo, continua a cercare!".
Quest'ultima frase, in particolare, ha gettato nello sconforto la poveretta, sicura, così, che non sarà mai contattata. Un utente commenta il post, e fuga ogni dubbio: "Ti hanno detto chiaramente che non hanno scelto te". Un altro prova a essere più positivo: "Però mai dire mai: magari può essere che ti chiamano". Per poi pensarci su: "Anche se le possibilità sono remote e dalla risposta non sembrano esserci dubbi".
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