Nel Tevere, a Roma, è stato fotografato un pesce siluro morto. Una notizia che tutto sommato non è poi così brutta.
Il Tevere è il fiume più importante dell'Italia centrale e il terzo corso d'acqua per lunghezza dopo il Po e il Ticino. Questo fiume attraversa 4 regioni, 7 province e, ovviamente, Roma, la capitale d'Italia. A Roma si trovano 4 ponti antichi che attraversano il Tevere: ponte Milvio, ponte Adriano, ponte Sisto e ponte Cestio. Sfortunatamente, il fiume Tevere in alcuni suoi punti è diventato una vera e propria discarica a cielo aperto.
Fino a pochi anni fa, però, non era così. Nel dopoguerra, infatti, visto che le spiagge di Ostia non erano ancora state bonificate dalle mine anti uomo, i romani preferivano bagnarsi nelle acque del Tevere. Il boom economico e l'industrializzazione degli anni '60, però, resero il Tevere più inquinato e fu introdotto il divieto di balneazione per motivi di sicurezza. Tuttavia, il Tevere non è di gran lunga il fiume più inquinato del mondo e, anzi, negli ultimi si stanno mettendo in campo tante iniziative e progetti per salvaguardare questo corso d'acqua.
Il pesce siluro morto nel Tevere a Roma
Insomma, nonostante l'inquinamento, nel Tevere continua a esserci tanta biodiversità. In alcuni casi, però, si tratta di specie alloctone che rappresentano una minaccia per l'ecosistema italiano. In queste ore, sta facendo il giro del web la fotografia di un pesce siluro morto nel Tevere all'altezza di Roma. L'immagine è stata commentata con frasi ironiche sull'inquinamento del fiume e un utente ha addirittura paragonata il Tevere alla centrale di Chernobyl. Tuttavia, la presenza di questo pesce nel Tevere non ha nulla a che fare con l'inquinamento e la sua morte non è poi una notizia così cattiva.
I danni del pesce siluro per l'ecosistema italiano
Infatti, il pesce siluro è una specie alloctona che si riproduce con rapidità e decima la fauna ittica locale, anche esemplari rari in via d'estinzione. Per questo il motivo, il pesce siluro quando viene pescato deve essere ucciso dai pescatori. I pesci siluro, inoltre, mangiano anche volatili e piccoli mammiferi. Questo pesce è arrivato nelle acque italiane negli anni '70 e '80 dal Danubio. Insomma, la notizia della morte del pesce siluro nel Tevere, a Roma, è, tutto sommato, positiva. Tuttavia, non si sa se questo esemplare sia morto per cause naturali oppure sia stato ucciso da qualche pescatore. L'acqua del fiume, tuttavia, è intrisa di sangue del pesce, quindi, si può supporre che sia morto in seguito a una ferita.
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