Ex bonus Renzi, l'hai percepito per un anno intero e ora hai scoperto che non ti spettava? Esperto spiega cosa fare

Con la compilazione del modello 730 per la dichiarazione dei redditi, ci si può rendere conto che il trattamento integrativo, o ex bonus Renzi, percepito l'anno precedente, non spettava veramente. Cosa si può fare in questo caso? Ecco la spiegazione dell'esperto.

Il trattamento integrativo, precedentemente noto come bonus Renzi, è un credito fiscale annuale di massimo 1.200 euro, riconosciuto direttamente in busta paga. Spetta a lavoratori dipendenti e a chi percepisce redditi assimilati, come collaboratori o disoccupati con NASpI. La condizione essenziale è che il reddito complessivo annuo non superi i 28.000 euro. Per chi guadagna fino a 15.000 euro l’anno, il beneficio è riconosciuto in misura piena, purché vi sia un’imposta lorda superiore alle detrazioni. Se il reddito è compreso tra 15.001 e 28.000 euro, il bonus è concesso solo in presenza di detrazioni aggiuntive (come quelle per figli a carico o interessi su mutui) che superano l’imposta dovuta.

Il problema nasce nel momento della dichiarazione dei redditi, quando viene verificato il reale diritto al bonus. Il datore di lavoro anticipa mensilmente il trattamento sulla base di stime, ma è solo col modello 730 che si accerta se il lavoratore ne aveva davvero diritto. Un incremento dei redditi, anche modesto, può far superare le soglie previste, comportando la restituzione dell’importo ricevuto. In particolare, chi supera i 28.000 euro perde automaticamente il beneficio, mentre chi si colloca sotto gli 8.174 euro entra nella no tax area, diventando incapiente, e quindi perde il diritto per insufficienza di imposta. Altre cause comuni di perdita del beneficio sono errori nelle detrazioni, l’unione di più CU in caso di lavori multipli nell’anno, o semplici sviste nella compilazione del modello. Un errore può essere corretto tramite un 730 integrativo o, nei casi più complessi, con il Modello Redditi.

Ex bonus Renzi: cosa fare se ti rendi conto che non ti spettava?

Ma dunque, se un dipendente si fosse accorto che un incremento dei redditi gli avesse fatto perdere il diritto all'ex bonus Renzi, e che, quindi, questa quota fosse stata percepita ingiustamente per un anno intero, cosa dovrebbe fare? Un noto commercialista, il dottor Giorgio Infantino, ha risposto a questa domanda, fornendo una breve guida su cosa fare. Prima di tutto, l'esperto ha spiegato che il dipendente dovrà restituire le somme percepite nel 2024, in busta paga, che non gli spettavano. Questa può avvenire in automatico, in sede di dichiarazione dei redditi: queste cifre saranno indicate nella voce numero 70, riguardante la restituzione del trattamento integrativo non spettante.

Ex bonus Renzi
Il modulo da far compilare al proprio datore. (Fonte: Instagram - @commercialista.infantino).

L’importo da restituire viene, infatti, determinato e sottratto direttamente nel conguaglio fiscale. Per evitare spiacevoli sorprese anche negli anni successivi, l'esperto ha, poi, consigliato una soluzione interessante. Il commercialista suggerisce di chiedere al proprio datore di lavoro di compilare un apposito modulo, che si può vedere qui sopra. Questo modulo è la comunicazione ai fini dell'erogazione del trattamento integrativo per i redditi di lavoro dipendente e assimilati, di cui all'articolo 1 del DL n°3 del 2020.

Come spiega l'esperto, nella compilazione di tale modulo, il dipendente dovrà decidere di non aderire alla corresponsione del trattamento integrativo, o anche di aderire solo in fase di conguaglio fiscale di fine anno. Questa decisione eviterà di dover restituire, l'anno successivo, i 1200 euro, nel caso in cui scoprisse che non gli spettavano. O, meglio, potrà verificare, solo in fase di dichiarazione dei redditi, se questa cifra gli spetta o meno e, nel caso, beneficiarne.