Giappone, le 'strane' usanze di questo paese raccontate dalla coppia di travel creator Francy & Fede
Nell’epoca dei social, la figura del travel creator ha trasformato il concetto di viaggio. Non più solo esploratori o turisti, ma veri e propri storyteller digitali, capaci di documentare esperienze autentiche, svelare dettagli inediti e offrire “pillole” di sapere che arricchiscono il pubblico. Il loro potere sta nel saper trasformare una destinazione in una storia, rendendo ogni luogo una fonte inesauribile di contenuti emozionali, informativi e virali.
Attraverso brevi video, post, storie o reel, raccontano usanze locali, leggende, norme culturali, cibi tipici o aneddoti storici. Il loro tono è spesso informale, diretto, ma curato, in grado di catturare l’attenzione in pochi secondi. Questo approccio ha un impatto fortissimo sulla percezione che le persone hanno di un luogo: spesso un contenuto virale può trasformare una località sconosciuta in una meta desiderata. I creator diventano così anche ambasciatori turistici non ufficiali, contribuendo in modo concreto alla visibilità di interi territori.
Tra costoro c'è la coppia Francy & Fede, sui social noti col nickname @therealtravelmakers. Di recente in Giappone, hanno raccontato, in un video, alcune usanze davvero curiose di questo splendido paese.
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Giappone, come vendono la frutta nei supermercati: una singola fragola costa 10 euro
Le prime usanze strane per la coppia di creator italiani riguarda il modo in cui in Giappone la frutta viene venduta e presentata. E, soprattutto, il prezzo. "Costa come l'oro, ed è così perfetta che viene impacchettata singolarmente e tenuta sotto chiave al supermercato: una fragola costa 10 euro. In molti posti è vietato entrare con le scarpe: in alcune zone si cammina proprio scalzi, in altre invece dovrai metterti delle ciabattina da casa. Che però dovrai cambiare con le ciabatte da bagno. Le metro sono silenziosissime: è vietato parlare al telefono, e tutti si mettono in fila ordinata per salire".
"Fuori dai ristoranti trovi i piatti finti super realistici: servono per farti vedere esattamente cosa stai per mangiare. Il cibo rappresentato deve rappresentare al millimetro a quello reale: non si può ingannare il consumatore. I lavori in corso sono carinissimi: i cartelli e i segnali tutti in stile cartoon e persino a forma di cervo. Sono ossessionati dai giochi. Ci sono interi negozi con centinaia di macchinette che vendono gadget di tutti i tipi".