Morì per recuperare un collega in mare: il ricordo di Paolo Carnicelli, sommozzatore eroe

Il ricordo dei Vigili del Fuoco per Paolo Carnicelli, sommozzatore di 43 anni deceduto nel 1987 nel tentativo di recuperare il corpo di un collega

Certi sacrifici restano indelebili. Semplicemente, indimenticabili. Lo sa bene chi appartiene al corpo dei Vigili del Fuoco, un mestiere tra i più duri e difficili esistenti, proprio perché il pericolo è sempre in agguato. Uomini e donne che rischiano la propria vita in operazioni complicate e al limite, persone a cui dobbiamo la risoluzione di situazioni altrimenti irrisolvibili. Missioni portate brillantemente al termine grazie a una preparazione di altissimo livello, sangue freddo e una dose massiccia di coraggio e abnegazione.

Oggi, sabato 22 giugno, un post condiviso sulle pagine social dei Vigili del Fuoco fa proprio riferimento a quei sacrifici che tanti caschi rossi compiono. Alcuni di essi, purtroppo, mortali, e per questo scolpiti nella memoria collettiva. Il sacrificio di cui oggi ricorre l'anniversario è quello di Paolo Carnicelli, sommozzatore che 37 anni fa perse la vita nel corso di un'operazione difficile, che purtroppo non fece in tempo a portare al termine. Quella del recupero del corpo di un collega, finito sul fondale del mare.

Paolo Carnicelli, il sommozzatore morto 37 anni fa in un'operazione in mare: il ricordo del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco

Era il 22 giugno 1987. Paolo Cornicelli era l'uomo incaricato al recupero del corpo di un sub, rimasto tragicamente sui fondali dell'Isola delle Formiche. Una missione dolorosa, ma doverosa: restituire ai cari la salma del collega morto due anni prima, e il cui corpo non era mai più rispuntato dalle acque. Fino a quando alcuni sub, durante un'immersione, riconobbero la sagoma del poveretto, e lanciarono la segnalazione.

Purtroppo, però, qualcosa andò storto nel corso dell'operazione: Cornicelli si immerse, ma dalla superficie del mare, a sua volta, non riemerse più. Paolo Cornicelli aveva 43 anni: era sommozzatore dei vigili del fuoco di Grosseto. Sono trascorsi decenni, ma il ricordo di quel sacrificio non si spegne. Ogni anno, in occasione dell'anniversario di quella tragedia, i colleghi si raccolgono dinanzi alla targa intitolata a lui. Il 43enne riposa al cimitero di Sterpeto.