Pietro Genovese

Investì e uccise Gaia e Camilla, ma Pietro Genovese "non evase dai domiciliari": assolto dall'accusa

Pietro Genovese assolto dall'accusa di essere evaso dagli arresti domiciliari: il giovane, figlio del regista Paolo Genovese, uccise, investendole, le due 16enni Gaia von Freymann e Camilla Romagnoli

L'accusa era quella di essere evaso dagli arresti domiciliari. Ma il giudice monocratico di Roma lo ha assolto. Pietro Genovese, figlio del regista Paolo, era stato condannato a cinque anni e quattro mesi per aver investito e ucciso Gaia von Freymann e Camilla Romagnoli, ragazze di 16 anni morte la sera del 22 dicembre 2019 a Roma. L’auto su cui Genovese viaggiava ha falciato le due teenager, uccidendole. Un caso che sollevò grande clamore mediatico, innanzitutto per la tragedia immane, e, in secondo luogo, per il cognome famoso dell’automobilista.

Investì e uccise Gaia von Freymann e Camilla Romagnoli: Pietro Genovese assolto dall'accusa di evasione degli arresti domiciliari

Il giovane, che si trovava agli arresti domiciliari, era stato, in seguito, accusato di essere uscito di casa. Non rispettando, così, la misura cautelare a cui era stato sottoposto. I fatti, secondo l’impianto accusatorio, risalirebbero al 6 gennaio 2021. Quella sera, all’abitazione del ragazzo si era recata una pattuglia di carabinieri per un controllo di rito. A quanto pare, i militari, dopo aver bussato al citofono di Genovese, non avrebbero ricevuto alcuna risposta. In sua difesa, il ragazzo aveva affermato di non aver sentito lo squillo del citofono, dal momento che dormiva profondamente. Preziosa la testimonianza del custode del palazzo, il quale ha affermato di non aver riconosciuto, in quel lasso temporale, nessuna sagoma riconducibile a quella di Genovese, uscire dallo stabile quella sera. Il fatto, secondo i giudici, quindi non sussiste.

Gaia von Freymann e Camilla Romagnoli stavano trascorrendo una serata tra amiche. Le due, inseparabili, erano in procinto di attraversare la strada. Si trovavano sul corso Francia. La macchina guidata da Genovese. Esemplare la reazione della madre di Gaia dinanzi all'assoluzione del giovane, descritto come un ragazzo "estremamente fragile": la rabbia e lo spirito di vendetta iniziale, ha detto la donna, è svanita. "Lo scenario è cambiato".