Saman Abbas madre Nazia (1)

Saman Abbas, attesa in Italia la madre Nazia: arrestata in Pakistan dopo 3 anni di latitanza

Omicidio Saman Abbas, la madre Nazia Shaeem arrestata ieri in Pakistan: si attende l'estradizione in Italia

E’ terminata la latitanza di Nazia Shaeem, la mamma di Saman Abbas, 18enne di origini pakistane uccisa nel 2021 a Novellara, in provincia di Reggio Emilia. La donna, 51 anni, è stata arrestata nella giornata di ieri in Pakistan. Su di lei pendeva un mandato di arresto internazionale: la polizia del Punjab l’ha individuata e posta in stato di fermo. Shaeem è ritenuta la principale responsabile della morte della figlia, uccisa perché si era rifiutata di adattarsi ai dettami della famiglia, che la voleva sposa di un uomo in Pakistan.

La 51enne, lo scorso dicembre, è stata condannata all’ergastolo dalla giustizia italiana: carcere a vita è la sentenza voluta dalla Corte di assise di Reggio Emilia, che ha condannato anche diversi altri membri della famiglia della povera Saman, compreso il papà, Shabbar Abbas. Solo la mamma della vittima mancava all’appello, perché latitante in Pakistan. La donna era fuggita subito dopo l’inizio delle indagini per la scomparsa e, poi, per l’omicidio di Saman. Tre anni di latitanza culminati con l’arresto delle ultime ore.

Saman Abbas, la madre Nazia attesa in Italia: fine della latitanza, la donna è condannata all'ergastolo 

Nazia Shaheen comparirà dapprima dinanzi ai giudici di Islamabad, per dare il via all'iter di estradizione in Italia. La donna sarà prima sottoposta a una visita medica, e poi consegnata al carcere di Adyala. C’è già la data della prossima udienza, fissata per il prossimo 12 giugno. A quanto si apprende da fonti della Farnesina, la notizia è stata comunicata all’ambasciata d’Italia a Islamabad dalla Polizia del Punjab. 

L'omicidio di Saman

La 18enne, dall'autopsia emersa sui suoi resti, sarebbe stata strangolata: questo è ciò che indica la frattura al collo individuata dagli inquirenti. Dopo la morte, la giovane è stata seppellita sotto diversi metri di terreno, nei pressi di un casolare agricolo non distante dall'abitazione in cui viveva con la famiglia. La giovane era fidanzata con Saqib, un coetaneo conosciuto in Italia: i due sognavano un futuro insieme, ma i genitori di Saman l'avevano già promessa in sposa a un uomo in Pakistan. Per il rifiuto della figlia di accettare i loro dettami, i genitori hanno scelto di uccidere la loro stessa figlia.

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