Omicidio della piccola Diana, parla il farmacista che conosceva Alessia Pifferi: "Non sapeva quello che faceva, trattava la bimba come una bambola, una piantina"
Una testimonianza che potrebbe tornare molto utile alla difesa, quella rilasciata ai microfoni de La Vita in Diretta da Marco Manca, farmacista conoscente di Alessia Pifferi, condannata all'ergastolo per la morte della figlioletta Diana. La piccola è deceduta dopo essere stata lasciata solo in casa per sei giorni nell'appartamento di Milano in cui viveva con la mamma. Disidratata e affamata, la piccola è morta di stenti. Pifferi nei giorni scorsi ha ricevuto la sua condanna: carcere a vita. Pienamente accolta la richiesta del pm, che aveva respinto sin dall'inizio l'ipotesi che l'imputata fosse affetta da un deficit cognitivo. Versione che sembrerebbe invece supportata dal farmacista, che alla trasmissione di Rai 1 ha parlato di Pifferi come una donna assente, che "le parlavi, ma guardava da un'altra parte".
Alessia Pifferi, il farmacista che la conosceva: "Per lei Diana era come un oggetto"
Quando ha saputo della morte di Diana, dice, “non mi sono meravigliato: penso che lei (Pifferi, ndr) trattava la figlia come fosse stata una piantina o una bambola. La stessa cosa”. Queste le parole pronunciate da Marco Manca, farmacista di Ponte Lambro, dinanzi alle telecamere de La Vita in Diretta. L’attività in cui lavora Manca si trova a pochi metri dalla casa in cui Diana è morta. Pifferi, continua l’uomo, dava l’impressione di trattare la piccola come “una piantina da annaffiare, che le mettevi la boccettina e lei poteva stare fuori quanto voleva. Aveva già resistito: una volta due giorni, un’altra tre giorni anche. Avrà pensato: “Proviamo sei giorni””, conclude il farmacista.
Dichiarazioni che si riferiscono alle volte precedenti in cui Alessia Pifferi aveva lasciato sola in casa Diana. Quella fatale era durata sei giorni, ma prima di trovare la bimba senza vita, l’aveva lasciata sola un altro paio di volte, per qualche giorno.
“Non era mai presente: parlavi, ma guardava da un’altra parte”, dice ancora Manca. Pifferi era solita frequentare la sua farmacia. Poi, una volta diventata mamma, è sparita. “In 18 mesi ricordo di averla vista solo una volta con la bambina. Non veniva per acquistare farmaci, né latte o omogeneizzati: zero. Per me era come se avesse con sé un oggetto: non sapeva quel che stava facendo.
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