Roma, i venditori ambulanti rovinano la passeggiata in centro storico: Castel Sant’Angelo invaso da merce di tutti i tipi
Basta davvero poco per sporcare qualcosa di bello. E questa considerazione banale vale anche per Roma, una città la cui bellezza è stata e continua ad essere celebrata da registi, pittori, visionari che hanno trovato tra le strade capitoline una specie di grazia, altrove impossibile da respirare, e vivere. Ma Roma non è più quella passeggiata intatta tra un’attrazione artistica e l’altra. O meglio, quella grazia di cui sopra, che continua sempre ad aleggiare sulla città eterna, viene come interrotta costantemente. E restituita, così, a singhiozzo. Ed ecco che non fai in tempo ad ammirare la bellezza monumentale del Colosseo, che, girando l’angolo, sorprendi qualcuno a urinare dietro i cespugli.
Un attimo prima osservi, rapito, le statue berniniane di piazza Navona, e un attimo dopo ti ritrovi senza portafogli o smartphone, derubato da uno dei mille borseggiatori che si aggirano tra i turisti, specie sui mezzi pubblici, per spogliarli dei loro effetti personali. Una città sporcata, maltrattata da mille disservizi, e non vogliamo toccare il tema dei trasporti pubblici, perché è noto a chiunque che metro e bus a Roma non hanno mai dato il peggio di sé come in questo periodo storico. A proposito di bellezza sciupata, calpestata, ecco un altro sciagurato esempio: guardate in che stato è ridotta la passeggiata verso Castel Sant'Angelo.
Roma, a Castel Sant'Angelo ci sono ambulanti ovunque: merce sui marciapiedi, passeggiata rovinata
Ce n’è di tutti i tipi: c’è chi vende borse, chi scarpe, chi cover per il cellulare. Chi, addirittura, si propone come hairstylist: treccine, con vista sul Castel Sant’Angelo. Sui marciapiedi non se ne parla di passeggiare: non c'è spazio. Tutti, allora, si concentrano al centro, dove, in certe ore del giorno in cui l'affluenza turistica al Castello è altissima, si crea una vera bolgia.
Molti turisti non credono ai loro occhi: lenzuola a terra con la merce in bella vista, e di vigili urbani nemmeno l’ombra. La storia di Roma da un lato, lo stato di Roma dall’altro.
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