Alice Neri, ricomincia il processo per l'omicidio della 32 enne ritrovata carbonizzata nelle campagne di Fossa di Concordia. A quasi due anni dalla morte, ancora nessun colpevole
Sul caso di Alice Neri c'è una sola certezza: si trattò di femminicidio. Ma a un anno e mezzo di distanza dalla drammatica fine della 32enne originaria del Modenese, ancora nessuno è stato condannato per l'uccisione e per la distruzione del cadavere della donna.
Oggi Alice avrebbe compiuto 34 anni, e proprio in questa giornata non più di festa, bensì di lutto, comincia la fase istruttoria del processo del suo omicidio, nel tribunale di Modena.
L'omicidio di Alice Neri
I resti della donna, madre di una bambina, furono trovato carbonizzati nelle campagne di Fossa di Concordia, in provincia di Modena, nel novembre del 2022. L'unico indagato per questo efferato femminicidio risulta essere il 31enne di origini tunisine Mohamed Gaaloul, fermato un mese dopo il ritrovamento del corpo dato a fuoco di Alice, mentre si trovava in Francia.
A quanto è emerso dalle indagini, la donna, l'ultima sera della sia vita, incontrò un collega in bar. Alice Neri potrebbe essersi allontanata dal locale in compagnia del suo assassino, che l'avrebbe uccisa con un grosso coltello, come ipotizzato dagli esperti che hanno effettuato l'autopsia sui resti della donna.
Il processo oggi nel giorno del 34esimo compleanno della vittima
Oggi, nel corso dell'udienza del processo, quel collega che Alice incontrò ha testimoniato di aver visto un uomo di origini africane nei pressi dell'auto della vittima. Dopo aver salutato l'amico, la donna salì in macchina insieme a Gaaloul, e da lì il buio. Secondo l'accusa, il 31enne la avrebbe prima uccisa a coltellate, e poi le avrebbe dato fuoco nella sua stessa macchina. Dal canto suo, l'imputato, in stato di fermo, si è sempre ritenuto innocente. Oggi in aula a supporto dell'uomo, un suo parente, che afferma a sua volta l'estraneità ai fatti di cui l'uomo è accusato.
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