Netturbino accusato di narcotizzare le donne per stuprarle, l'agghiacciante testimonianza: "Ero di spalle, mi porta un bicchiere di vino e poi il vuoto"

Il netturbino Ubaldo Manuali è accusato di aver violentato tre donne dopo averle narcotizzate: il racconto di una delle presunte vittime

Un caso agghiacciante quello che vede coinvolto Ubaldo Manuali, operatore ecologico di Fiano Romano, accusato da 3 donne di violenza sessuale. Le presunte vittime hanno denunciato l’uomo di aver abusato sessualmente di loro dopo averle narcotizzate. Un vero e proprio modus operandi che il netturbino avrebbe messo in pratica più di una volta. E il cui primo step era quello di adescare le donne online, chiedere loro un appuntamento, incontrarle a casa e drogarle. Secondo l’accusa, Manuali versava delle benzodiazepine nel calice di vino delle donne con cui era, facendole addormentare. E, infine, abusare di loro. Non solo: l’uomo le avrebbe anche filmate mentre subivano la violenza. Questo, almeno, testimonierebbero i video e le foto ritrovate dagli inquirenti sullo smartphone dell’uomo.

Sarebbero tre le vittime, ma, a quanto emergerebbe dalle indagini, una quarta donna sarebbe stata identificata dai filmati sul cellulare di Manuali, sequestrato dalle forze dell’ordine. Materiale che l’uomo avrebbe anche inviato ad alcuni amici, vantandosi delle sue azioni. La Procura di Roma ha chiesto di aprire un nuovo fascicolo contro di lui, arrestato lo scorso settembre, e al momento agli arresti domiciliari. La prima donna ad aprire il caso fu Stefania Lozzi: il 16 gennaio 2023 si presentò in stato confusionale in ospedale dopo una serata trascorsa proprio con Manuali. Il suo racconto a Mattino Cinque è da brividi.

Netturbino accusato di aver stuprato tre donne, il racconto di una delle presunte vittime 

La donna, dopo una serata in compagnia con Ubaldo Manuali, ha raccontato di aver perso conoscenza e di essersi svegliata ore dopo accanto a lui, senza sapere come. E, soprattutto, senza averlo voluto.
A Mattino Cinque, Stefania Luizzi ha avuto il coraggio di raccontare quella serata da incubo: “Premetto che non l’ho invitato a casa mia: si è autoinvitato. Lo frequentavo, in quel periodo avevo dei problemi, stavo affrontando uno sfratto e lui sembrava volermi aiutare. Abbiamo fatto degli aperitivi insieme e una cena, fino ad arrivare quella domenica. Io sono una mamma single, mia figlia non vive con me, e mi sono sentita anche in colpa per quello che è successo. Lui mi chiamò invitandomi a casa sua, ma dissi che non me la sentivo. Dopo aver attaccato, dopo 5 minuti mi ricontatta e mi dice: “Facciamo da te, porto la spesa””.

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Stefania Loizzi racconta a Mattino Cinque il suo calvario

"Mi porta del vino e non ricordo più nulla"

Stefania prova a declinare, ma Manuali insiste e si presenta a casa sua. Durante la cena, lui insiste ancora per un brindisi. “Ero di spalle, lui mi porta questo bicchiere e… non ricordo più niente. Assolutamente nulla. Mi sveglio intorno alle 4 del mattino, col pensiero dei termosifoni accesi: mi alzo, ma stavo malissimo: dovevo appoggiarmi al muro per camminare. Mi rimetto a letto senza accorgermi che avevo lui vicino, quindi mi riaddormento, e verso le 5 e mezzo mi sono sentita un peso addosso. Era lui, la sua mano sul mio viso. Gli ho chiesto: “Che stai facendo qui nel mio letto?”. Lui mi risponde: “Stavi male, non me la sono sentita di lasciarti sola”. Non ce la facevo nemmeno a parlare: mi sono riaddormentata”. L’uomo dopo un po’ si riveste e va via.Mi sono costretta ad alzarmi: avevo il pigiama ma non me lo spiegavo, poiché durante la serata avevo jeans e maglietta. Il reggiseno era buttato dall’altra parte della stanza”. 

Stefania poi andrà in ospedale, dove scoprirà cosa le è accaduto. Lo scorso 6 febbraio a Viterbo è iniziato il processo di primo grado per Manuali, accusato di violenza sessuale e diffusione illecita di foto e video porno. 

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