Roma, un letto lasciato sul marciapiedi: succede anche questo per le strade della capitale italiana
Quando in una città il degrado è imperante, e niente sembra fermarlo, o, perlomeno, mettergli un freno, un argine, scatta una specie di comportamento da giungla da parte degli abitanti meno inclini al rispetto delle regole. Quello, cioè, di assecondare l'incuria e in qualche modo accrescerla, alimentarla. E nelle maniere più disparate. Diventa una specie di gioco, oppure di sfida a chi fa meglio. Anzi, peggio. Tu butti una carta a terra? Io allora butto uno scatolone. Tu lasci una scritta sul muro? Io mi armo di bomboletta e lo imbratto tutto, quel muro. Tu danneggi un gettacarte? E io faccio di più: prendo a calci, fino a sradicarlo, un palo della segnaletica stradale. E così via. Divertente? Per qualcuno, probabilmente, sì. Quali altre spiegazioni ci possono mai essere, altrimenti, dinanzi ad episodi urbani così assurdi e tragicomici?
Ci riferiamo a una fotografia apparsa sui social e scattata a Roma, in cui si vede come, dinanzi ai cassonetti dei rifiuti, qualcuno abbia ben pensato di lasciarne uno molto particolare. Un letto, compreso di materasso e struttura in ferro battuto. Ora, penserà qualche lettore, che c'è di male? Un letto non può rientrare nella categoria dei rifiuti? Certo, risponderemmo. Ma, certo, appunto, non lo si lascia sulla pubblica via, sul marciapiedi che, in questo modo, l'ingombrante occupa per tutto l'ampio spazio che ricopre.
La segnalazione è stata lanciata dalla pagina Instagram Welcome to Favelas, che ha dato poi il via a una esilarante gara di 'dai un titolo a questa foto', in cui gli utenti si sono, come spesso accade, sbizzarriti.
Roma, letto lasciato sul marciapiedi: le battute esilaranti degli utenti. Ma sull'incuria non c'è niente da scherzare
Oltre alle battute che si sprecano ("letto in ferro buttato", scrive un utente), la medaglia d'oro al miglior commento va ad Andrea, che immagina che la foto in questione sia allegata ad un annuncio di affitto camera. "Affitto stanza per studenti vicino università, super luminosa ed arieggiata, ottima esposizione. 500 euro, animali ammessi". Impossibile non sorridere: d'altronde, è l'unica cosa che si può fare, ormai, davanti a un atteggiamento sempre più imperante tra le strade della povera città eterna. In cui sembra un po' regnare la filosofia del 'tanto nessuno mi becca', e si agisce secondo il proprio tornaconto. E chissenefrega delle regole di convivenza, del decoro pubblico, del rispetto.
Concludiamo, con leggera amarezza, segnalando il commento di un altro utente dal senso dell'umorismo sviluppatissimo, che commenta la foto citando la più celebre canzone scritta da Gino Paoli: "Questa stanza non ha più pareti, ma alberi".
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