Omicidio di Giulia Tramontano, oggi una nuova udienza del processo: le ricerche web di Alessandro Impagnatiello e gli ultimi messaggi che la vittima ha inviato al suo assassino
Si apre oggi una nuova udienza del processo a carico di Alessandro Impagnatiello, ex barman accusato dell’omicidio della compagna Giulia Tramontano, 29 anni, assassinata a coltellate al settimo mese di gravidanza a Senago, in provincia di Milano. L'omicidio è avvenuto il 23 maggio 2023. Un caso sconvolgente, per la crudeltà con cui il killer ha agito, noncurante nemmeno del bambino che la vittima portava in grembo, di cui la mamma aveva già scelto il nome: Thiago. Impagnatiello rischia l’ergastolo, dal momento che, oltre al reato di omicidio volontario, potrebbero pesare sulla condanna, diverse aggravanti. La più pesante delle quali è quella della premeditazione.
Delitto di Giulia Tramontano, le ricerche web di Impagnatiello prima dell'assassinio: "Macchie di sangue e Alberto Stasi"
Dalle azioni e dai comportamenti avuti dal killer prima del delitto, infatti, emergerebbe come costui non avrebbe agito d’impulso, ma che l’assassinio di Giulia Tramontano sarebbe stato studiato nel dettaglio. Nell’udienza odierna, infatti, emerge un dato agghiacciante: le ricerche effettuate dall’ex barman prima di uccidere la compagna e madre del suo stesso figlio.
“Come rimuovere le macchie di sudore, sangue e ruggine dall’auto”, e ancora ricerche su Alberto Stasi, condannato a 16 anni di carcere per aver ucciso la sua fidanzata. Lo stesso reato di cui Impagnatiello, di lì a poco, si sarebbe macchiato.
"Freddo ma collaborativo"
Ascoltati, oggi, anche i carabinieri che per primi hanno interrogato Impagnatiello. Descritto, nei primi giorni successivi la scomparsa di Giulia Tramontano, come una persona “fredda, ma disponibile”. Non avrebbe opposto alcuna resistenza dinanzi alla richiesta dei militari di consegnare il cellulare, dando loro pin e dati di accesso. Impagnatiello sapeva che i carabinieri avrebbero scandagliato il suo smartphone, e infatti, dopo qualche giorno, quando ormai era chiaro alle forze dell’ordine che la donna era deceduta, il 30enne, a detta dei militari, ha avuto come un “crollo”. La sua freddezza ha lasciato spazio a un atteggiamento diverso, molto più agitato. Di chi sa che, ormai, ha i giorni contati.
Giulia Tramontano è stata assassinata con 37 coltellate nell’appartamento in cui viveva con il compagno. La donna aveva appena appreso dei tradimenti del fidanzato, e nei messaggi che i due si scambiavano, lei scriveva: “Vedrai me e Thiago dal binocolo”.
Dall'ultima udienza, è emerso come l'ex barman avrebbe provato, nei mesi precedenti l'omicidio, ad avvelenare Giulia. La quale, parlando con la famiglia, diceva che tutto quel che mangiava aveva "uno strano sapore".
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