Nuoro, nel comune della Sardegna trovati due ragazzini morti in un casolare abbandonato: il crollo del solaio non gli ha lasciato scampo
Il giorno di Pasquetta, a Nuoro, si è concluso con una sciagura: due adolescenti di 14 e 15 anni sono rimasti uccisi dal crollo del solaio di un casolare abbandonato. La tragedia nel comune della Sardegna centro-orientale, si è consumata nella serata di ieri. Delle vittime si conosce l’identità: i loro nomi erano Patrick Zola e Ethan Romano. Stavano giocando in una specie di casa abbandonata in periferia, che sorge su un terreno privato. Forse qualcosa che erano soliti fare, addentrarsi in questo posto tanto misterioso, e assaggiare il brivido del pericolo. Purtroppo, però, non potevano prevedere che quel rischio era concreto, e imminente: Ethan e Patrick sono stati travolti dai massi che, pesantissimi, gli sono piovuti addosso.
Presente sul posto anche un terzo ragazzino, che ha assistito inerme alla tragedia. Illeso, il giovane è corso a lanciare l’allarme, in un disperato grido d’aiuto nel tentativo di salvare la vita agli amici. Ma all’arrivo dei vigili del fuoco e dei soccorritori, per i due adolescenti non c’era già niente da fare. I caschi rossi hanno estratto i corpi senza vita dei due teenager: vani i soccorsi da parte degli operatori sanitari. Una tragedia che in tanti stanno già definendo annunciata, dal momento che questo casolare sorge a due passi da un oratorio frequentatissimo dai più giovani della zona. Forse in tanti avranno giocato in quel casolare, non essendo a conoscenza del pericolo corso. La sfortuna si è, infine, accanita contro i due, vittime innocenti di un rudere abbandonato. Intervistato a Storie Italiane, su Rai 1, il sindaco di Nuoro, Andrea Soddu, si è in qualche modo dovuto difendere dagli attacchi degli ospiti di Eleonora Daniele.
Sardegna, ragazzini uccisi nel casolare abbandonato. Il sindaco: "Mai nessuna segnalazione di pericolo"
“Com’è possibile che nessuno sapeva che quel rudere era pericolante?”, chiedono dallo studio. Il primo cittadino, collegato in diretta con la trasmissione tv, ha risposto che quella di ieri sera è stata “una tragedia avvenuta in un luogo abbandonato, che è aperto al pubblico, anche se in un terreno non recintato. Un casolare che attira in maniera quasi naturale i ragazzi a scoprire il gusto dell’ignoto, anche per socializzare. Sono cose che abbiamo fatto tutti quando eravamo piccoli, andavamo in posti pericolosi che ci attiravano perché non eravamo pienamente consapevoli del pericolo”, dice il sindaco di Nuoro. “Però il posto pericoloso già si conosceva”, obietta Eleonora Daniele. “Ho 50 anni, e questo immobile l’ho sempre conosciuto in queste condizioni. E’ privato e non sapevo di chi fosse. L’amministrazione sa a chi apparteneva, ma non lo sapeva la collettività. Purtroppo c’è questo gusto, da parte degli adolescenti, di andare in posti ameni. Non avevamo avuto alcuna segnalazione sulla pericolosità, ci sono andate tante generazioni e non è mai successo nulla. Non sapevamo che i ragazzini giocassero, ce l’hanno detto ieri dopo la tragedia".
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