Uno scienziato ha avuto l'idea di osservare al microscopio delle patatine fritte del fast food e ha notato un interessante dettaglio.
I fast food si stanno diffondendo come i funghi in tutto il mondo. Questi locali offrono il vantaggio di mangiare a prezzo economico e in poco tempo. Seppur con più difficoltà rispetto ad altri paesi, i fast food hanno preso piede anche in Italia. Nel Belpaese la tradizione enogastronomica è molto radicata e variegata e i fast food, seppure non li abbiamo mai chiamati così, esistono da tempo. Basti pensare alle vetrine delle rosticcerie piene di cibo tipico che fuma e fa venire l'acquolina in bocca. Eppure, le grandi catene di fast food stanno pian piano rosicchiando fette sempre più grandi di mercato.
Tra i cibi più iconici dei fast food, le patatine fritte ricoprono una posizione privilegiata. Sono talmente buone che non smetteresti mai di mangiarle. Eppure, come tutti i cibi di queste grandi catene, spesso vengono definite cibo spazzatura da cui tenersi alla larga. Ma siamo davvero sicuri che sia effettivamente così? Uno scienziato le ha analizzate al microscopio e questa è stata la sua scoperta.
Patatine fritte al microscopio: il dettaglio che salta all'occhio
Lo scienziato in questione è molto attivo sui social e pubblica video su TikTok di cibo al microscopio. Non a caso il suo nickname è @microscopre.view. Su richiesta di un utente, quindi, ha comprato delle patatine fritte di una famosa catena di fast food americana e le ha analizzate al microscopio. Ne ha prese tre, le ha adagiate su un vetrino e poi è passato all'osservazione. Per prima cosa, lo scienziato osserva le patatine con un ingrandimento di 10 volte. Con questo zoom si riescono a distinguere tanti granellini. Quando l'ingrandimento è di 100 volte, i granellini diventano dei cristalli. Questo dettaglio che risalta all'occhio potrebbe spaventare. In realtà, però, si tratta semplicemente dei granelli di sale. Sì, ce n'è davvero tanto. Forse è per questo che sono così buone.
I cristalli di sale sono visibili con ancora maggior precisione quando le patatine vengono ingrandite di 400 volte. Invece, quando l'ingrandimento è di 1000 volte non si distinguono più e prevale il colore giallo delle patatine. Al di là del sale in abbondanti quantità, non ci sono altri dettagli sconvolgenti. Non ci sono tracce di germi e batteri. Dopotutto, le patatine vengono fritte a oltre 180 gradi e, a queste temperature, i batteri non sopravvivono. Insomma, tutto sommato, non sono poi così male. Ovviamente, si tratta sempre di cibo fritto e, per questo, da consumare con la dovuta accortezza.
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