Lombardia, annuncio di lavoro per indossatrice: "Ti diamo fino a 2000 euro, ma in cambio dovrai..."

Lombardia, annuncio di lavoro che sa di truffa: attenzione a questo tipo di richieste

Nell'era digitale, la ricerca di lavoro è diventata un terreno fertile per i truffatori che sfruttano le speranze e le necessità di coloro che sono alla disperata ricerca di opportunità lavorative. Con l'incremento delle offerte di lavoro online, aumenta parallelamente il rischio di incappare in truffe ben orchestrate, che promettono posizioni lavorative inesistenti, con l'unico scopo di estorcere denaro, o dati personali.
Queste truffe spesso si presentano sotto forma di offerte allettanti, che richiedono ai candidati di pagare una quota iniziale per corsi di formazione, certificazioni, o anche solo per accedere all'intervista. In altri casi, si chiede di fornire informazioni personali sensibili, come dati bancari o identificativi, apparentemente per procedimenti amministrativi, esponendo le vittime a rischi di furto d'identità o perdite finanziarie.

In qualcosa di molto simile è incappata un'utente, che, per sua fortuna, ha ricevuto da diverse persone il consiglio di non fidarsi della davvero molto vantaggiosa offerta che gli veniva proposta.
L'utente, di cui nascondiamo l'identità in rispetto della sua privacy, scrive su Facebook: "Mi hanno appena proposto tramite un mio annuncio (cercavo lavoro come commessa) di fare da indossatrice di abiti di note marche. Riceverei a casa i vestiti dei brand, dovrei fare delle foto e spedire le foto. Gli abiti me li tengo, lo stipendio sarebbe dai 1200 ai 2000 euro al mese. Col mio consenso la/le mie foto sarebbero pubblicate sui vari social. Cosa ne pensate? Secondo voi è una truffa, o si può fare?", chiede l'utente.

Lombardia, annuncio di lavoro per indossatrice: "Inviaci le tue foto"

Sotto al post, decine sono gli utenti che si sono affrettati a farle cambiare idea. "Ma ti sembra credibile che offrano tutti questi soldi e di tenersi i vestiti? Esistono agenzie per questi lavori. Non lasciarti truffare", scrive Sonia. "Già che ti dicono che i vestiti te li puoi tenere te la dice lunga. Tu ti tieni i vestiti e loro pubblicano le foto dove gli pare", suggerisce Gianni. Maria è d'accordo: "Secondo me non devi fidarti". C'è chi, poi, offre un parere più costruttivo: "Fatti dire chi sono, se è un'agenzia, che brand devi indossare, quanto sono attivi sui social, in modo tale che puoi almeno controllare. Se ti danno risposta rimanendo vaghi, lascia perdere. Comunque, sa di truffa bella e buona!".

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Ricordiamo quanto sia fondamentale adottare un approccio critico e cauto nella ricerca di lavoro: verificare sempre l'affidabilità dell'azienda attraverso ricerche indipendenti, diffidare di offerte troppo belle per essere vere, e mai pagare anticipatamente per promesse di impiego, né inviare mai dati sensibili, documenti o foto di sé. Ricordiamo, infatti, che la prevenzione e l'informazione sono le migliori difese contro queste insidie, è essenziale per navigare sicuri nel complesso panorama della ricerca di lavoro.

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