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Veneto, 86enne riceve due bollette del gas da migliaia di euro: la risposta dell'azienda fornitrice è da non credere

Veneto, 86enne riceve due bollette del gas da capogiro: la battaglia della pensionata contro l'ente fornitore

Immaginate di aprire la cassetta della posta e di trovare non una, ma due bollette del gas che insieme superano i 6 mila euro. Un vero e proprio choc per una pensionata di Scorzè, comune della provincia di Venezia, Veneto, che si è ritrovata a fronteggiare cifre da capogiro in un periodo dove il costo della vita non fa che salire.
La vicenda dell'86enne è solo la punta dell'iceberg di una problematica ben più ampia che sta mettendo in ginocchio innumerevoli famiglie italiane. Dopo aver goduto di tariffe vantaggiose grazie a promozioni speciali, molti si sono ritrovati di colpo a dover pagare somme astronomiche per il gas, a seguito di rincari inaspettati. Ma come si è arrivati a questa situazione?

L'anziana suo malgrado protagonista della vicenda, come molti altri, aveva sottoscritto una promozione che le garantiva una bolletta accessibile. Tuttavia, al termine dell'offerta, le è stato applicato un prezzo al metro cubo di gas decisamente superiore. La discrepanza tra i prezzi attuali e quelli promozionali è tale da far impennare gli importi delle bollette fino a cinque volte il costo originario.

Veneto, 86enne riceve due bollette del gas da capogiro

Al centro del dibattito c'è la modalità con cui le compagnie comunicano la fine delle promozioni ai clienti. La pensionata di Scorzè, ad esempio, sostiene di non aver mai ricevuto alcuna notifica da parte dell'ente fornitore di gas, riguardo la fine della sua promozione. Mentre l'ente afferma il contrario. E qui sorge il problema: senza una comunicazione certa, come possono gli utenti prepararsi a questi aumenti?
L'assenza di obblighi legali per le compagnie di utilizzare metodi di comunicazione "sicuri" come la pec o la raccomandata r/r lascia spazio a un limbo in cui l'onere della prova ricade ingiustamente sull'utente. Una situazione che, secondo l'Adico, l'associazione a cui l'86enne si è rivolta (e che ha diffuso la vicenda tramite il suo sito), e molti altri nella loro battaglia, si configura come un vero e proprio controsenso.

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Garofolini (Adico): "Siamo attoniti"

Sulla vicenda, tanto assurda, si è espresso lo stesso Carlo Garofolini, presidente Adico, il quale non nasconde la propria indignazione di fronte a simili pratiche, definendo le bollette ricevute dalla pensionata "da infarto". La battaglia ora si sposta su due fronti: legale e mediatico, con l'obiettivo di ottenere un ricalcolo delle bollette secondo le tariffe precedenti e, forse, aprire la strada a una class action.

La vicenda sottolinea un tema cruciale: la necessità di maggiore trasparenza e tutela dei consumatori in un mercato energetico sempre più complesso e volatile. Mentre le associazioni dei consumatori si mobilitano, resta da chiedersi: riuscirà questa battaglia a portare a un cambiamento sostanziale nelle pratiche delle compagnie energetiche? E voi, vi siete mai trovati in una situazione simile? Cosa ne pensate di questa battaglia per la giustizia energetica? Se sì, segnalatecelo: scriveteci a posta@tuttonotizie.eu

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