Morti civili a Gaza, Fratoianni bacchetta Sallusti: "Perché non ci sono giustificazioni"

Il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, ospite a Prima di Domani, ha risposto ad Alessandro Sallusti sulle morti civili a Gaza.

La guerra tra Israele e Hamas nella striscia di Gaza continua a mietere una quantità enorme di vittime civili. Secondo il ministero della Sanità palestinese, sarebbero ormai quasi 30.000 i civili palestinesi che hanno perso la vita durante le operazioni militari di Israele nella Striscia di Gaza. A questi, si aggiungono i circa 1.400 civili israeliani uccisi barbaramente dai terroristi di Hamas durante l'attentato terroristico del 7 ottobre. Una carneficina incredibile di cui non si vede la fine.

Infatti, Israele sta continuando le operazioni militari nell'enclave palestinese e ha intenzione di puntare a Rafah, cittadina al confine con l'Egitto in cui sono sfollati circa 1 milione e 500mila palestinesi. Le conseguenze di un eventuale attacco alla città, senza mettere prima in salvo i civili, sarebbero catastrofiche. Insomma, nel conflitto tra Israele e Hamas, i civili non dormono notti sicure e i rischi per la loro incolumità sono altissimi. In questo contesto, il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, ospite di Bianca Berlinguer a Prima di Domani, ha avuto da ridire sull'atteggiamento di Alessandro Sallusti in merito alle vittime civili israeliane e palestinesi.

Morti civili a Gaza, Fratoianni bacchetta Sallusti: "Perché non ci sono giustificazioni"
Nicola Fratoianni risponde ad Alessandro Sallusti sui morti civili a Gaza

Morti civili a Gaza, Fratoianni attacca Sallusti

"E' una cosa molto grave", inizia il suo intervento Nicola Fratoianni in merito alla posizione del giornalista. "Sallusti ci sta raccontando, e non da oggi, che 29.000 morti, decine di migliaia sono bambini e donne, persone fragili, 1 milione e mezzo di sfollati che si aspettano solo l'offensiva finale a Rafah davanti a un governo (israeliano, ndr) che ha votato ancora una volta affinché non nasca mai uno stato palestinese, obiettivo che tutti i governi del mondo indicano come unico per arrivare alla pace, sono una conseguenza inevitabile del brutale attentato terroristico di Hamas", spiega Fratoianni.

"Hanno ucciso solo 1,3000 donne e bambini", ha risposto con ironia Sallusti, spiegando che non è neanche corretto definirlo attentato per la brutalità con la quale sono stati sterminati i civili. Fratoianni, però, ha precisato che Sinistra Italiana, come le altre forze politiche italiane, ha condannato "senza se e senza ma e senza far seguire a quella condanna neanche un però". "Sa perché ho fatto così, ha concluso Fratoianni, perché so che quando ce la si prende con i civili inermi non c'è nessuna ragione che possa giustificarlo". Il leader di Sinistra Italiana, quindi, rinfaccia ad Alessandro Sallusti di voltare la testa quando i civili morti sono palestinesi e di indignarsi solo quando a morire sono gli israeliani. Accuse che Sallusti, ovviamente, respinge.

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