"Come ho quasi perso la vita in Sri Lanka": la disavventura del turista italiano con i capelli

Luca Carfora, travel blogger italiano, ha raccontato la disavventura in Sri Lanka che gli è quasi costata la vita: cosa è successo ai suoi capelli. 

Lo Sri Lanka, un'isola incantevole nell'Oceano Indiano, è una terra di contrasti sorprendenti e bellezze mozzafiato. Con le sue spiagge dorate, le antiche rovine e una biodiversità ricca, attira viaggiatori da ogni parte del mondo. Le sue tradizioni millenarie, una cultura vibrante e una cucina speziata sono solo alcune delle gemme che questo paese ha da offrire. Ma come ogni destinazione esotica, viaggiare in Sri Lanka comporta anche i suoi rischi, spesso nascosti dietro l'incantevole velo di una terra apparentemente paradisiaca. Il racconto di un turista italiano, che ha vissuto un'esperienza al limite durante il suo viaggio in Sri Lanka, apre una finestra su un aspetto meno conosciuto di questo paese.

La sua storia è un incontro ravvicinato con i pericoli che possono nascondersi in un viaggio in terre lontane. Mentre esplorava le lussureggianti foreste e gustava il cibo tipico, questo turista ha scoperto che lo Sri Lanka, oltre alla sua bellezza, custodisce anche sfide inaspettate. Luca Carfora, travel blogger italiano che viaggia soprattutto nei Paesi del Sud Est asiatico ha quindi raccontato la storia della sua disavventura sui social.

"Come ho quasi perso la vita in Sri Lanka": la disavventura del turista italiano con i capelli
Luca racconta la disavventura con i capelli in Sri Lanka

Sri Lanka: il racconto del turista italiano

Luca inizia il suo video spiegando come un'attività così semplice come farsi i capelli in Sri Lanka può essere molto pericoloso. Infatti, durante uno dei suoi viaggi nel Paese, Luca aveva voglia di farsi le treccine. Così, è andato da un primo barbiere che, però, no n ha saputo soddisfare la sua richiesta. "Trovare una persona capace di farle è stata un'impresa, ma dopo 3 settimane ce l'ho fatta", ha raccontato Luca. Poi, però, è iniziato il calvario. Infatti, una mattina, Luca si è accorto di avere delle macchie gialle in testa. Dopo aver contatto il fratello infermiere che gli ha confermato che non si trattava di pus, Luca ha parlato con un medio italiano.

Il dottore gli ha consigliato di fare delle analisi in quanto la causa di ciò poteva essere un batterio. Trovandosi in mezzo alla giungla, però, Luca non poteva rivolgersi a nessuno. "Per fortuna dopo un paio di giorni, grazie al pareo che mi sono messo in testa, tutto è passato", conclude il suo racconto Luca. Il turista è stato fortunato poiché l'infezione poteva allargarsi. Per fortuna, il suo racconto ha un lieto fine. E, probabilmente, ha imparato la lezione e la prossima volta non si farà i capelli in Paesi dove non vengono rispettate le condizioni igienico-sanitarie.

 

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