Il Principe Harry ha appena vinto una causa contro un grosso editore britannico, per i mezzi esagerati (e definiti fuorilegge) usati dai giornalisti del Mirror
Crescere sotto l'occhio vigile e attentissimo dell'attenzione mediatica, è il prezzo da pagare per le celebrities, il cui successo deriva proprio dall'affetto e, spesso, dall'ossessione che il pubblico sviluppa nei loro confronti. Non ha molto senso rifiutare un autografo o un selfie: essere personaggi pubblici ha i suoi aspetti positivi, e quelli negativi. Ma cosa succede se si è famosi, senza aver fatto nulla per esserlo? Lo ha spiegato bene al mondo il Principe Harry, che negli ultimi anni ha riscritto le regole della Royal Family, destando grande scalpore per il suo atteggiamento definito ribelle. Ma che, altro non è, che la volontà di un uomo di vivere la sua vita, lontano dai paparazzi. Dopo un'infanzia interrotta dalla morte della madre, Diana Spencer, e un'adolescenza letteralmente rincorso da fotografi e giornalisti, per la sua vita da adulto, con una sua propria famiglia, Harry dice: "Adesso, decido io".
Iniziando una vera e propria lotta contro i tabloid del Regno Unito, rei di averlo tormentato in tutti i modi, fino a portarlo alla drastica ed estrema decisione di intentare processi contro di loro. Giornalisti spietati, decisi a fare veramente di tutto pur di portare al proprio editore una foto inedita, uno scatto con cui aprire l'ennesimo giornale scandalistico, un'immagine con cui lanciare un altro titolo roboante e per nulla corrispondente al vero. Harry dice basta, e, uno ad uno, è andato a bussare alla porta di tutti quei colossi dell'editoria britannica che gli hanno rovinato gli anni più importanti della sua vita. Quelli della sua crescita.
Harry e la causa contro il Mirror Group: la rivincita del principe contro i tabloid inglesi
Il Principe Harry riceverà una somma di risarcimento danni per aver violato la sua privacy da parte di un grosso gruppo editoriale. Per comprendere bene cosa, in effetti, Harry, così come suo fratello William e, molto probabilmente anche i figli che quest'ultimo (prossimo nella linea di successione, dopo Re Carlo) ha avuto con Kate Middleton (George, Charlotte e Louis), ha passato, occorre soffermarsi sul metodo usato da questi tabloid. Pensate che i giornalisti usavano hackerare i dispositivi elettronici di Harry, tramite vere e proprie tecniche di spionaggio.
Al centro della vicenda c'è il Mirror Group Newspapers, che ha accettato di pagare le spese legali e i danni arrecati a Harry, per la sostanziosa cifra provvisoria di 400mila sterline.
Già lo scorso dicembre, Harry ha ricevuto altre 140mila sterline di risarcimento danni dopo che un giudice aveva scoperto che l'hacking telefonico era una pratica "diffusa e abituale" presso il Mirror Group Newspapers già negli anni '90. Quando, praticamente, il Principe Harry era poco più che un bambino.
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