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Stati Uniti: 25enne partorisce in un fast food, come chiama il figlio è da denuncia

Dagli Stati Uniti la storia dolce quanto bizzarra: una 25enne ha dato alla luce il suo primogenito mentre si trovava al fast food. La scelta del nome del neonato ha subito, per questo, una certa influenza

La scelta del nome di un bambino può rappresentare un momento problematico per una coppia di genitori. Non sempre, infatti, si è d'accordo su come chiamare il neonato o la neonata che sta per cambiare la vita di una famiglia. Un tempo, da noi in Italia, era molto affermata la tradizione secondo cui marito e moglie dovessero tramandare il nome del nonno o della nonna. In napoletano questa usanza si appella con una parole di derivazione latina: 'a supponta, che significa 'rinforzare la punta', e quindi tramandare, rinsaldare il legame che si perpetua, di generazione in generazione, con il nome del suo capostipite.

Una di quelle tradizioni che, con il tempo, si stanno un po' perdendo, e per fortuna, oseremmo dire. Se è vero che è bello chiamare un nuovo nato con il nome del nonno o della nonna, non lo è altrettanto in presenza di nomi veramente impronunciabili. Nomi vetusti, risalenti alla tradizione o a un certo periodo storico, che mal si adattano alla contemporaneità, ai tempi moderni sempre più profondamente e velocemente lontani dal passato. Pensiamo, ad esempio, al nome Benito: dato a molti figli maschi in epoca fascista, in onore di Benito Mussolini. All'epoca, chiamare un neonato Benito, era un modo per supportare un regime totalitario e un'ideologia che, oggi, è ufficialmente fuorilegge.

Ma, talvolta, persino 'a supponta risulta migliore di certe bizzarrie partorite dalla mente di crudeli genitori. Ci riferiamo al caso di una 25enne statunitense, che ha avuto il barbaro coraggio di soprannominare suo figlio con il nome... di un dolce.

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Stati Uniti, 25enne partorisce nel parcheggio di un fast food: come chiama sua figlio è da denuncia

Il suo nome è Analysia Beck, ha 25 anni ed è originaria del Wisconsin, Stati Uniti. La giovane si trovava nel parcheggio di una nota catena di fast food, quando, d'improvviso, sente cominciare le contrazioni. Per sua sfortuna, Analysia non ha potuto ricevere i soccorsi, allertati all'istante: in quel momento si stava abbattendo, sullo Stato, una tormenta di neve che rendeva impossibile gli spostamenti. Così la 25enne si è trovata a partorire lì, nel parcheggio del fast food, il bimbo. La storia ha un finale positivo: nonostante le mille difficoltà, il neonato sta bene. Il problema è il modo in cui tutti ora lo appellano.

In ricordo dell'avventura della sua nascita, Analysia lo ha infatti soprannominato McFlurry, come il dolce della catena di fast food in questione. Il vero nome del bimbo è Micah, ma per tutti si chiama 'McFlurry'.

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