Striscia la Notizia, servizio sconcertante a Napoli: boss della camorra celebrati come dei santi

Striscia la Notizia, servizio sconcertante a Napoli di Vittorio Brumotti: edicole votive che celebrano i boss dei clan come dei santi. 

Striscia la Notizia ha mandato ieri sera in onda un servizio di Vittorio Brumotti, che ha fatto visita a un quartiere piuttosto complesso di Napoli (dove ieri si è registrata una forte scossa di terremoto di magnitudo 4). Siamo a Ponticelli, nell'area orientale della città, e qui si snodano, uno dopo l'altro, i rioni infernali più di frequente al centro dei peggiori casi di cronaca nera locale. L'inviato del tg satirico è stato, per l'esattezza, al Rione Conocal. "Ci sono tante piazze di spaccio all'interno, ma la cosa grave che ci hanno segnalato è che ci sono delle edicole votive con i volti dei boss dei clan", spiega Brumotti.

Il quale, spiega, è entrato con i suoi operatori, nel rione, tramite una stradina secondaria, senza provare a dare troppo nell'occhio. "Appena arrivati nella piazzetta del quartiere, troviamo là l'edicola votiva. Totalmente abusiva, trasformata in una specie di altare commemorativo per gli uomini del clan della zona. Ma appena proviamo ad avvicinarci, veniamo circondati da una decina di persone", racconta Brumotti. Non si fa attendere la reazione dei residenti del posto, intenzionati a difendere il proprio quartiere, e le proprie usanze.

Striscia la Notizia edicola votiva
"Che c'è di male in questa edicola? Voglio capire, me lo dica", afferma in dialetto una donna, sentita da Brumotti. Comincia un botta e risposta carico di tensione tra l'inviato di Striscia e la signora. "Me lo dica lei", dice Brumotti. "Ma che devo dire?", risponde la signora, infastidita. "Perché c'è questa edicola votiva qui?". "Ci sono in tutti i parchi del rione: perché siete qui? Rispondetemi". Come a dire: in questa zona è la normalità: perché siete venuti proprio qui da noi?

Striscia la Notizia, Brumotti nel rione Colocal di Ponticelli: edicole votive per i boss della camorra 

La donna continua: "Gli sbagli li fanno ovunque nel mondo. Pure lo Stato si sbaglia". Stacco della telecamera, parte la voice over di Vittorio Brumotti. Che dice che "la gente del posto è poco collaborativa". Possiamo, forse, immaginare il perché. Brumotti indica col dito quelli che sembrano i fori di un proiettile su un cassonetto della spazzatura, poi illustra le immagini che intanto scorrono in sovrimpressione, col degrado imperante.

Striscia la Notizia edicola votiva Brumotti

"Gli unici a parlare sono i bambini", continua Brumotti, accompagnato, poi, da un gruppo di ragazzini in giro per il rione. Lo portano in una vecchia scuola abbandonata. "Una volta è andata anche a fuoco", dice uno di loro.
Nei paraggi, scooter abbandonati e vecchie auto smantellate. L'inquadratura riprende anche un carabiniere alle spalle dell'inviato di Canale 5.
Il servizio si conclude poi con Brumotti che raccomanda ai ragazzini di stare attenti. Loro, che sapevano con esattezza i punti precisi in cui i vari morti del quartiere sono stati ammazzati.

La rappresentazione di Napoli

È sacrosanto tenere sempre alta l'attenzione dell'Italia sull'emergenza sociale in atto a Ponticelli. Dove, però, le telecamere arrivano, confezionano il servizio-cliché, e vanno via. Fa male vedere certe immagini, che tuttavia sarebbe ipocrita negare: questa è la realtà, e lo è sempre stata. Quei morti celebrati nelle edicole sono cresciuti lì, così come quei bambini che hanno circondato la troupe di Striscia, nello stesso modo in cui ci si avvicina a un animale che non si è mai visto, incuriositi dalla novità. Oltre a questi servizi tv, però, nulla è mai cambiato. E nemmeno la rappresentazione semplicistica di certe realtà molto, ma molto più complesse di come appaiono in poco più di 4 minuti di servizio.

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