A Roma un negoziante è stato costretto a chiudere la propria attività per un breve periodo. Il motivo? Una delicata operazione chirurgica. Per i più curiosi, l'imprenditore ha incollato un cartello molto esplicativo (forse troppo?) sulla saracinesca.
I negozi stanno lentamente scomparendo. È la triste fotografia che arriva dall'analisi dei dati sul commercio italiano. Il Lazio è la regione più colpita in quanto ad attività chiuse nel 2022. Secondo una ricerca dell'Università Roma Tre, infatti, nel Lazio chiudono in media 27 attività ogni giorno. Nel giro di un anno, nella regione sono scomparse 11.000 aziende. 4.087 di queste sono negozi di commercio al dettaglio, 3.126 aziende all'ingrosso e 650 imprese di auto e riparazione di veicoli. Nel 2022 è scomparso il 5.1% delle imprese del Lazio, ma la maglia nera la indossa Roma: nel capoluogo la cifra sale fino a uno spaventoso 7.4%.
Il Covid ha cambiato le nostre esistenze, comprese le abitudini di acquisto. Il trend già in crescita degli acquisti online è salito vertiginosamente nei mesi della pandemia, durante i quali anche i più reticenti hanno scoperto la comodità degli acquisti dal proprio PC o smartphone. Il resto lo ha fatto l'inflazione sempre più violenta, che ha causato una contrazione generale dei consumi e una forte tendenza al risparmio tra gli italiani. Chi, oggi, ha un'attività commerciale florida oltre che capace deve considerarsi fortunato, visto il quadro economico esistente. Proprio da Roma arriva un cartello esilarante incollato sulla saracinesca di un negozio.
Da Roma il cartello geniale sui motivi della chiusura del negozio
La foto è stata pubblicata da 'The Roman Post'. Un negozio imprecisato della capitale ha abbassato la saracinesca per un periodo di tempo indeterminato. Motivo? Il suo proprietario si è dovuto sottoporre a un'operazione chirurgica. Anziché scrivere un generico "Il negozio rimarrà chiuso fino a tale data", l'imprenditore ha voluto precisare il motivo. "Intervento chirurgico", ha scritto. Pochi centimetri più sotto ha soddisfatto anche i più curiosi, aggiungendo: "Calcolosi renale". Ecco il foglio scritto a mano, con tanto di parole in rosso e in blu:
I più attenti avranno notato anche come ci sia un refuso: 'Chuso' anziché 'Chiuso'. L'autore del post, in didascalia, elogia la creatività dei romani. In quale altra città il proprietario di un negozio specifica l'operazione precisa a cui deve sottoporsi per giustificare la chiusura della sua attività? Tra i commenti, ne spicca uno molto divertente: "Per i curiosissimi: com'è andata?". Un altro recita: "Ha sbagliato la parola chiuso ma calcolosi renale l'ha scritto bene". L'ennesima dimostrazione che, con tutti i suoi problemi (come d'altronde ce li hanno tutte le città italiana), a Roma quantomeno non ci si annoia mai.
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