Napoli

Napoli, il Pronto soccorso 'esplode': è caos barelle al Cardarelli

Sovraffollamento di barelle nell'ospedale di Napoli A. Cardarelli: il nosocomio più grande del Mezzogiorno è in emergenza sovraffollamento

E' l'ospedale più grande del Sud Italia, ma anche tra i più problematici: stiamo parlando del Cardarelli, nosocomio situato a Napoli. Centro di eccellenza della medicina territoriale, è questo un presidio ospedaliero punto di riferimento del Meridione.
Si concentrano qui infatti i nomi di professionisti esperti in diversi settori della medicina, eppure, nonostante l'indubbio valore di questo ospedale, il Cardarelli si ritrova spesso alla ribalta della cronaca. Il motivo? Troppi pazienti. Il nosocomio accoglie ogni settimana centinaia di degenti di tutti i tipi, dai codici rossi ai casi meno gravi. E sono spesso proprio questi ultimi a ingolfare il Pronto soccorso, il reparto che ormai da anni vive l'atavico problema del sovraffollamento.

Una situazione da sempre denunciata da comitati, associazioni, sindacati e cronache locali, eppure mai risolta. Ed è così che il reparto in cui il paziente dovrebbe sostare per un primo, repentino soccorso prima della collocazione nei reparti di destinazione, diventa a sua volta un luogo in cui invece i degenti sostano per giorni, talvolta anche per settimane. Il che riduce sempre di più, ora dopo ora, lo spazio a disposizione. Fin quando questo non esaurisce, ed il Pronto soccorso collassa.
E' accaduto lo scorso 3 dicembre, quando al Cardarelli di Napoli erano presenti 125 pazienti in barella tra Pronto Soccorso e il reparto OBI (Osservazione Breve Intensiva), stando a quanto è stato denunciato dalla Segreteria Fp Cgil area metropolitana di Napoli e Campania.

Ospedale Cardarelli, l'emergenza si ripete: la denuncia dei sindacati 

Il sindacato ricorda quale sia la norma chiaramente non rispettata, che vuole che i pazienti in attesa di ricovero dovrebbero stazionare, non oltre le 36 ore. Sono, queste, le indicazioni del Ministero della Salute. In questo Pronto soccorso le barelle vi permangono invece diversi giorni, talvolta anche per settimane, continua Fp Cgil.
Quel giorno, che risultò quindi particolarmente critico, i vertici dell'ospedale hanno attivato la procedura di prassi, trasmettendo una nota alla Centrale Operativa di Napoli in cui si invitava il Responsabile del 118 a non inviare pazienti non gravi al Cardarelli.
Più di una volta in questo ospedale si è resa necessaria la chiusura del Pronto soccorso, dovuta proprio a un sovraffollamento impossibile da gestire.

Alla luce dell'ennesima criticità, come accade ciclicamente da tempo, la situazione oggi appare rientrata. Ma tra i nuovi contagi da Covid e lo scoppiare dell'influenza stagionale, le previsioni non sono per niente rosee.

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