I negozi possono decidere di far pagare un prezzo aggiuntivo per le buste dei vestiti? In quali casi è consentito e in quali non è etico? Scopriamolo insieme
Nei supermercati, oltre ai prodotti che vengono acquistati ogni giorno, si fanno pagare anche le buste. Le buste servono, ovviamente, per trasportare la spesa, e i clienti hanno la facoltà di scegliere quante acquistarne, a seconda della quantità dei prodotti che hanno comprato. Ovviamente, com'è noto, ogni busta acquistata avrà un costo preciso. Negli ultimi tempi, la scelta di far pagare le buste è applicata anche nei negozi di abbigliamento, di elettronica o di altro tipo.
Il costo delle "shopping bag" o, meglio ancora, "shopper", come vengono chiamate all'estero, varia a seconda del negozio e della dimensione della busta. Il loro prezzo, solitamente, può sembrare irrisorio, ma per chi fa spesso shopping può diventare, alla lunga, un costo importante. Soprattutto in un momento come quello che l'Italia e i paesi europei stanno vivendo attualmente, con l'intensificarsi della crisi energetica e, in generale, economica, anche il costo delle buste può risultare una spesa non indifferente. Ma è legale, per i negozi, far pagare le buste nelle quali inserire i prodotti acquistati? Scopriamolo insieme.
Buste: i negozi possono decidere di farle pagare liberamente?
La risposta a questa domanda è stata fornita da Massimiliano Dona, Commendatore della Repubblica Italiana e Presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. Nella sua pagina Instagram, l'esperto ha pubblicato un video in cui si è ripreso in un negozio, intento ad acquistare dei prodotti. Alla classica domanda della cassiera sull'intenzione o meno del cliente di chiedere una busta, Dona ha risposto con un'altra domanda ben precisa: "La busta è a pagamento?". Nella specifica situazione, la donna incaricata alla gestione della cassa gli risponde affermativamente, spiegando che la "shopper" ha un prezzo di 10 centesimi.
Il Presidente dell'Unione Nazionale Consumatori ha spiegato che è legittimo far pagare la busta, ma che il suo costo dovrebbe essere trasparente. Non basta, ha aggiunto, chiedere se si vuole una busta, ma bisogna subito informare il consumatore del fatto che quest'ultima ha un costo e, soprattutto, si deve specificare il prezzo delle buste a seconda della loro tipologia e dimensione. Si potrebbe, suggerisce Dona, apporre un cartello in cui si informa in maniera chiara e visibile del fatto che anche la busta ha un costo e del suo prezzo.
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