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Lucio Dalla, è guerra per l'eredità: la famiglia contro il compagno di vita Marco Alemanno, cosa sta succedendo

Lucio Dalla è uno dei più grandi musicisti di tutti i tempi e le sue canzoni rimarranno indelebilmente nella storia della musica come dei veri e propri gioielli. La grandezza del musicista, infatti, è paragonabile solo a quella del poeta e, nel caso non lo riusciate proprio ad apprezzare, sappiate che la colpa è a quel punto sicuramente vostra. Dalla infatti, nonostante la sua bassa statura, è stato un vero e proprio gigante e la sua eredità artistica è davvero incalcolabile. Più quantificabile, invece, è quella materiale sulla quale è aperta una diatriba legale da ormai un decennio e la triste vicenda ancora non trova la sua conclusione.

Il mitico Lucio, infatti, è scomparso il 1 marzo del 2012 non lasciando neanche una riga di testamento. Il suo patrimonio, poi, si aggira su svariate decine di milioni di euro e agli eventuali eredi fanno naturalmente davvero molto gola. Negli ultimi 9 anni della sua vita, però, Dalla ha convissuto con il suo compagno Marco Alemanno e a molti sembra logico che l’uomo erediti i beni di Lucio. I familiari del grande artista però, facendo anche leva sull’arretrato stato dei diritti civili che regolano le relazioni fra componenti dello stesso sesso in Italia, ritengono che in assenza di specifiche indicazioni testamentarie debbano suddividere il patrimonio in parti uguali.

Il nostro pensiero, però, va a quello che avrebbe preferito Lucio. Chiunque decida di vivere stabilmente con qualcuno, infatti, ha di sicuro intenzione di proteggerlo e amarlo per tutta la vita, e non la propria. A ciò vada aggiunto che nel patrimonio conteso ci sarebbe proprio l’abitazione in cui i due si sono amati per quei 9 lunghi anni e sembra davvero una brutalità strappare il buon Marco dal luogo in cui avrà di sicuro vissuto momenti indimenticabili.

Dalla, allora, aveva davvero ragione quando sosteneva che santi che pagano il suo pranzo non ce n’è.  Da quando se n’è andato, infatti, ha lasciato davvero un vuoto incalcolabile e non solo per i suoi milioni di appassionati fan. Il musicista per l'appunto, da buon artista, non aveva una visione incasellata e sistematica della vita e il suo non aver mai fatto testamento manifesta la sua magnifica visione vitale ed epicurea dell’esistenza. Nell’attesa, allora, che giustizia venga fatta, non ci rimane che ascoltare altre mille volte i suoi magnifici album riscoprendo per l’ennesima volta l’immenso genio del grandissimo Lucio Dalla.

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