Olindo Romano e Rosa Bazzi sono stati condannati per omicidio plurimo, in quanto considerati responsabili della tremenda strage di Erba, avvenuta nel 2006. Dove sono ora i due serial killer?
Raffaella Castagna, Youssef Marzouk, Paola Galli e Valeria Cherubini. Le vite di queste quattro persone furono spezzate nello stesso momento, a causa della furia di due coniugi all'apparenza insospettabili. Molti si ricorderanno di questo caso di cronaca, avvenuto l'11 dicembre 2006 e noto come Strage di Erba. Le quattro persone prima nominate erano una madre, suo figlio, la nonna e la vicina di casa, tutte residenti a Erba, in provincia di Como. Furono tutti e quattro trovati morti nell'appartamento di Raffaella Castagna a seguito di un incendio; il marito della Cherubini, Mario Frigerio, fu invece ritrovato ferito a ridosso del pianerottolo. Tutti e cinque i nomi sono irrimediabilmente collegati a quelli di Olindo Romano e Angela Rosa Bazzi.
Come molti sanno, l'incendio non fu la causa della morte delle vittime: qualcuno li accoltellò numerose volte. Questo "qualcuno" uccise poi i primi quattro e ferirono gravemente il quinto, che è sopravvissuto miracolosamente a causa di una malformazione alla carotide che gli ha impedito di dissanguarsi. Il primo sospettato dei Carabinieri fu Azouz Marzouk, marito della Castagna e padre di Youssef. Poco dopo, però, si concentrarono sui coniugi Romano, una coppia di quarantenni vicini di casa della Castagna. Questo perché non scorreva buon sangue tra le due famiglie, che avevano avuto precedentemente dei contenziosi legali. Dopo una serie di indagini e di interrogatori fatti a persone vicine, Olindo e Rosa ammisero di essere colpevoli.
Olindo e Rosa: i ripensamenti e la condanna all'ergastolo
Le udienze preliminari iniziarono il 10 ottobre 2007. Dopo una prima confessione, durante la quale i coniugi, separatamente, raccontarono cos'era accaduto in quella notte infausta, Olindo e Rosa ritirarono le proprie dichiarazioni di colpevolezza. Da quel momento sono passati 14 anni. 14 anni in cui i coniugi Romano hanno continuato a dichiararsi innocenti, ma nonostante il ricorso in Corte d'Appello e ben due ricorsi in Cassazione, la condanna è rimasta sempre la stessa. Ergastolo per entrambi, senza attenuanti. I due, inseparabili fino alla loro incarcerazione, sono ora costretti a vivere separati: se il marito si trova nel carcere di Opera, la moglie sconta la sua pena a Bollate. Come si legge su Wikipedia, però, hanno ottenuto l'autorizzazione a vedersi una volta al mese. Intanto, l'unico superstite della strage, si è spento nel settembre del 2014 a causa di una grave malattia.
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