Marco Occhetti, ecco come tirava avanti prima di morire il Cugino di Campagna: uno stile di vita poco dignitoso

Una brutta notizia per i fan dei Cugini di Campagna: è morto Marco Occhetti, storico cantante del gruppo che negli ultimi anni non viveva una vita semplice (ndr: il cantante in foto non è Marco Occhetti, bensì Nick Luciani, attuale membro de I Cugini di Campagna).

Conosciuto con il nome di Kim ai tempi dei Cugini di Campagna, lo storico cantante del gruppo Marco Occhetti si è spento a 62 anni a causa di un arresto cardiaco, avvenuto nella serata di venerdì 22 aprile. La notizia della sua morte è stata confermata da sua figlia Giulia. Dopo il successo con i Cugini di Campagna, però, la sua vita non è andata poi come si aspettava, entrando nell'oblio. Per chi non conoscesse la sua storia, Occhetti era stato la voce dei Cugini di Campagna dal 1986 al 1994, dopo aver preso il posto del cantante Paul Manners.

La sua voce in falsetto era perfetta per le caratteristiche del gruppo musicale: aveva interpretato i grandi successi della band, a partire da Anima Mia, in giro per il mondo con un enorme successo. Purtroppo è venuto a mancare, come la figlia Giulia in un messaggio commovente sui social ha annunciato: "Come avrete potuto leggere, purtroppo ieri sera papà è venuto a mancare. Ringrazio tutti per i messaggi che gli avete scritto. Papà era un casinaro e gli sarebbe piaciuto avere tanta gente intorno a ricordarlo".

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La primissima formazione de I Cugini di Campagna: Marco Occhetti è il giovane dai capelli ricci e biondi a sinistra, in primo piano

Marco Occhetti, dai grandi successi alla strada

Dopo il successo con i Cugini di Campagna, Marco Occhetti non ha più avuto modo di affermarsi nel mondo della canzone italiana. Nel 2017, in un'intervista con Il Messaggero, il cantante aveva rivelato di essere diventato un artista di strada, con regolare licenza: "Suono solo due ore al giorno perché ho una licenza regolare rilasciata dai vigili per esibirmi ma dalle ore 16, sia di inverno sia in estate e nello spazio di 2 ore ci dobbiamo alternare in quattro per forza. Quindi a me restano 20 minuti, massimo 30. Troppo poco. Ho mamma e fratello invalidi, poi ho una figlia. Tutti sulle mie spalle. A volte sto sotto a un treno, faccio debitini tipo Paperino, ma non mi vergogno, per fortuna dicono che sono bravo"

In quell'occasione, Occhetti spiegò anche il perché lasciò il gruppo, un addio non proprio piacevole: "Lasciare il gruppo è stata una mia scelta non ero più in sintonia con loro. Erano troppo attaccati alle vecchie cose, come ad Anima mia. Grandissimo brano, ma poi nella musica bisogna sapersi rinnovare. Come hanno fatto i Pooh. Col tempo sono nate diatribe, anche sulla nostra immagine. E me ne sono andato"

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