Zanzare, non indossare questi colori: "Altrimenti pungono solo te"

Perché alcune persone vengono punte più delle altre dalle zanzare? Ce lo spiega il Dott. Vincenzo Spinelli

Con l’arrivo dell’estate, le zanzare diventano una costante fonte di disturbo, soprattutto durante le ore notturne. Il loro ronzio e le punture possono rovinare il sonno e creare disagio, ma non tutti ne soffrono allo stesso modo. Esiste un luogo comune diffuso, secondo cui alcune persone sarebbero più soggette alle punture perché hanno il “sangue dolce”. Tuttavia, questa spiegazione popolare non trova alcun riscontro nella scienza. A fare chiarezza è il Dott. Vincenzo Spinelli, farmacista e divulgatore scientifico conosciuto sui social come @ilfarmacistaviaggiatore, che ha spiegato perché le zanzare scelgono determinate persone.

Le zanzare, spiega Spinelli, non sono attratte da un presunto sapore del sangue, ma da fattori fisiologici e comportamentali ben precisi. Uno dei principali è il gruppo sanguigno: chi ha il gruppo 0 risulta più appetibile rispetto a chi ha il gruppo A, B o AB. Anche la produzione di anidride carbonica ha un ruolo determinante: più CO₂ viene espulsa con la respirazione, maggiore sarà l’attrazione esercitata sulle zanzare, che la usano come “radar” per localizzare le prede.

Sudore, temperatura corporea e abitudini che attirano le zanzare

Un altro elemento che influenza la probabilità di essere punti è il sudore. Le zanzare sono attratte da alcune sostanze contenute nel sudore, come l’acido lattico e l’ammoniaca, che variano in base al metabolismo individuale. Le persone che praticano sport o attività fisiche intense rilasciano maggiori quantità di queste sostanze, rendendosi bersagli ideali. A questo si aggiunge la presenza di batteri cutanei: la flora batterica della pelle, diversa da individuo a individuo, può produrre odori più o meno graditi agli insetti.

Spinelli sottolinea che anche lo stato fisiologico può fare la differenza. Le donne in gravidanza, ad esempio, hanno una temperatura corporea leggermente più alta, in particolare nella zona addominale, e producono più anidride carbonica. Questo le rende due volte più appetibili per le zanzare rispetto ad altre persone. Anche il consumo di birra è stato associato a una maggiore probabilità di puntura, probabilmente per via dei cambiamenti nel metabolismo e nell’odore corporeo che ne derivano.

Colori da evitare e strategie per difendersi

Anche l’abbigliamento influisce sulle probabilità di essere punti. Le zanzare, infatti, sono più attratte da colori scuri e saturi, in particolare il nero, il rosso e il blu. Chi sceglie questi colori in estate, specialmente durante le ore serali, aumenta le possibilità di essere avvicinato da questi insetti. I colori chiari e neutri, al contrario, sembrano offrire una protezione naturale più efficace.

Per ridurre il rischio di punture, è utile adottare alcune strategie comportamentali e ambientali. Utilizzare repellenti a base di DEET o citronella, installare zanzariere alle finestre, evitare ristagni d’acqua e prediligere ventilatori o aria condizionata durante la notte sono accorgimenti efficaci. Anche mantenere una corretta igiene personale può contribuire a limitare la produzione di odori attrattivi per le zanzare. La conoscenza dei meccanismi di attrazione di questi insetti permette di difendersi in modo più consapevole, andando oltre i falsi miti e le credenze popolari.