Una famiglia originaria di Napoli ci ha inviato la testimonianza di una spesa 'esagerata' a Colmar, in Svizzera. Un semplice e fugace pranzo si è trasformato in un vero e proprio salasso
Viaggiare di questi periodi è bellissimo, soprattutto con la propria famiglia. E ancor di più se si hanno bimbi piccoli. Certo è senza dubbio stressante, ma regalare un'esperienza divertente e colorata ai propri figli, educandoli al viaggio e alla cultura dei paesi diversi da quello in cui vivono, non ha prezzo.
Ma, a proposito di prezzi e di portafogli, bisogna tenere sempre sotto controllo le spese. Una famiglia che viaggia almeno per un fine settimana, ha bisogno di un piccolo tesoretto, oggigiorno, per godersi un viaggio degno di questo nome. Relax, svaghi, ma anche qualche piccolo lusso, che magari a casa non ci si concede.
Questo, almeno, fanno le famiglie che possono permettersi una gita all'estero, ma senza sperperare tutti i propri averi, per il bene delle economie di casa. Lo sanno bene Mirko e Daniela, una coppia di giovani genitori originari di Napoli, che per questo Natale ha scelto una destinazione speciale: la Svizzera.
In particolare, insieme ai loro due bimbi di 7 e 3 anni, i due sposi hanno deciso di visitare le città di Basilea, per poi spostarsi a Colmar, in Francia. Destinazioni perfette per il mese di dicembre, in cui poter ammirare i caratteristici mercatini di Natale, e gli splendidi paesaggi invernali del posto. Ma, oltre la bellezza del paese e il divertimento, una nota stonata c'è stata: il costo della vita in Svizzera.
Famiglia italiana in Svizzera: costi esagerati per un pranzo veloce
"Non ci aspettavamo, certo, un viaggio economico, in Svizzera. Ma nemmeno che fosse così esageratamente costoso". Questo ci scrive Daniela, nella mail che ci ha inviato per raccontarci sì del loro viaggio di famiglia, ma soprattutto della loro spesa giornaliera. In particolare, la donna, 36 anni, fa riferimento a un pranzo veloce in un mercatino di Natale a Basilea. In attesa di visitare la destinazione successiva, la famigliola si è riparata dal freddo e dalla pioggia di quel giorno, in un locale che sembrava essere piuttosto economico.
Ma la doccia fredda è arrivata poco dopo: "Tre pizzette sono venute a costare 30 franchi svizzeri. Ciò significa che abbiamo pagato l'equivalente di 33 euro circa per mangiare junk food. Certo, noi siamo di parte perché siamo di Napoli, e da noi lo street food è quanto di più economico si possa mangiare. Ma così ci sembra comunque eccessivo".