NASpI, esperto rivela quanto spetta: c'è un errore che commettono in tanti

Molti disoccupati commettono l'errore di calcolare l'importo della NASpI basandosi sull'ultimo stipendio percepito, ma questo non è corretto. Come spiega l’esperto Massimiliano Allevi, la disoccupazione viene calcolata sulla media delle retribuzioni degli ultimi 4 anni. Questo errore comune può portare a una valutazione imprecisa dell’indennità spettante.

Quando si parla di NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego), il calcolo dell’importo spettante per i disoccupati può sembrare una questione semplice. Come ha recentemente spiegato Massimiliano Allevi, esperto commercialista, in un video sui social, molti commettono però un errore fondamentale nel determinare l’importo. In particolare, uno degli errori più comuni è credere che la disoccupazione venga calcolata sulla base dell'ultimo stipendio percepito.

Allevi chiarisce che non è affatto così: l'importo della NASpI (che in alcuni casi non tocca, anche se si è stati licenziati), infatti, si calcola sulla base della media delle retribuzioni degli ultimi 4 anni, e non sull'ultimo stipendio, come spesso si pensa. La spiegazione di Allevi ha un'importanza cruciale, in quanto il calcolo corretto può fare una notevole differenza nelle aspettative dei disoccupati.

L’Importo della NASpI: come si calcola

Naspi, da cosa dipendono importo e durata
Così è possibile scoprire importo e durata

Quando una persona perde il lavoro, ha diritto a ricevere l’indennità di disoccupazione, ovvero la NASpI. L’importo che spetta, però, non è calcolato sull'ultimo stipendio, come molti credono, ma sulla base della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi 4 anni. Questo è un aspetto fondamentale, che determina sia l’importo mensile della disoccupazione che la durata del beneficio. Come spiegato da Massimiliano Allevi, l’INPS tiene conto di un periodo di 4 anni per fare il calcolo, in modo da offrire una visione più realistica e meno influenzata da eventuali alti o bassi degli ultimi mesi lavorativi.

Calcolo dell’Importo e della durata

La NASpI, per legge, corrisponde al 75% della retribuzione media mensile imponibile dei 4 anni precedenti alla disoccupazione. Se la retribuzione media supera una determinata soglia, però, la percentuale di calcolo viene ridotta, arrivando al 25% della retribuzione media. Quindi, è fondamentale conoscere la retribuzione media di questo periodo, che si ottiene sommando tutte le retribuzioni imponibili per ogni mese e dividendo per il numero totale di mesi.

Per fare un esempio pratico, se una persona ha avuto un reddito costante di 2.000 euro al mese per i 4 anni precedenti, l’importo della NASpI sarà pari al 75% di questa cifra, ovvero 1.500 euro. Se però la persona ha avuto fluttuazioni significative nel reddito, ad esempio mesi con stipendi molto bassi o molto alti, il calcolo si adatterà di conseguenza, tenendo conto della media.

Anche la durata della NASpI è legata allo stesso periodo di 4 anni. In base ai contributi versati durante questi anni, il disoccupato potrà beneficiare della disoccupazione per un periodo che varia tra i 4 e i 24 mesi, a seconda dei contributi accumulati. La durata massima è di 24 mesi, ma il numero di mesi dipende dal totale dei contributi versati durante gli ultimi 4 anni.