Francesco Pio Maimone, domani una nuova udienza. I genitori del 18enne ucciso a Napoli: "La nostra rabbia
Domani, mercoledì 19 giugno, è prevista una nuova udienza del processo per l’omicidio di Francesco Pio Maimone, ragazzo di 18 anni ucciso sul Lungomare di Mergellina, a Napoli, il 20 marzo 2023. Il giovane si trovava in compagnia di alcuni amici quando è stato colpito al petto da un proiettile vagante. La pistola da cui la pallottola è partita sarebbe quella di Francesco Pio Valda, coetaneo della vittima. A quanto pare, Valda avrebbe aperto il fuoco per una lite scoppiata per un paio di scarpe pestate. Tuttonotizie ha intervistato Concetta Napoletano e Antonio Maimone, i genitori di Francesco Pio.
Francesco Pio Maimone, domani l'udienza. Sua madre Concetta: “Il nostro dolore più grande è che quella sera non eravamo accanto a lui”
“Togli la vita a un ragazzo per un paio di scarpe?”. La domanda che Concetta Napoletano, la mamma di Francesco Pio Maimone, rivolge all'assassino di suo figlio. “Il nostro dolore più forte è che quella notte non stavamo accanto a lui. E se ci ha cercato? Ho una bambina di 15 anni cui si è sconvolta la vita, perché il fratello era tutto per lei. Oggi stiamo combattendo pure con loro (i fratelli e le sorelle di Francesco Pio, ndr), che non stanno più come dovevano stare”.
Concetta e Antonio sono due genitori piegati dal dolore, desiderosi solo di piangere la morte del figlio in silenzio. Ma la rabbia è grande, e diventa insopportabile in occasione delle udienze. “Devo vedere te che quando scendi in tribunale, scendi tutto griffato, magari col sorriso a 42 denti, e mio figlio non c’è più? Quando andiamo alle udienze, non dico che mi butterei nel monitor, ma perché le istituzioni non ce l'hanno dato a noi quel ragazzo, anche solo per 5 minuti?”
Se potesse incontrare Valda che cosa gli direste?
“Da mamma non lo so: sfortunatamente ha la stessa età di mio figlio. Non ti so dire se mi sarebbe indifferente. Ma ho tanta rabbia”. “Hai ammazzato un povero ragazzo, ma non te frega niente”, dice la donna, rivolta a Valda. “Ti è scivolato addosso. Ti rendi conto che un domani potrebbe essere un figlio tuo, un fratello tuo? Ma la vita quanto vale? Niente più?”