Calabria, macellaio uccide un ladro e ne ferisce un altro: il tragico epilogo di una rapina in casa a Reggio Calabria. Cosa rischia ora l'uomo
Rischia una condanna carceraria molto dura il macellaio di 50 anni che ieri ha ucciso uno dei due ladri che hanno provato a derubarlo in casa sua, e ne ha ferito gravemente un secondo. La dinamica è ancora tutta da chiarire ed è al vaglio degli inquirenti. Ma, per il momento, i fatti parlano di un morto e un ferito grave, risultato di una violenta colluttazione in casa del 50enne. E' accaduto a Reggio Calabria: la banda di rapinatori arrivava apposta da Catania per mettere a segno un colpo, e tornare a casa con un lauto bottino da dividersi in quattro. Ci sarebbero, infatti, altri due componenti del gruppo criminale, che ha fatto irruzione in casa del cittadino, che di professione fa il macellaio.
Calabria, macellaio uccide un ladro: la dinamica della rapina
Le cose sono andate così: i quattro ladri sono entrati in casa della persona scelta come vittima, forzando la porta laterale dell'abitazione. Una volta dentro, hanno provato a raggiungere la camera da letto, ma il proprietario della casa, sentendo dei rumori ed accorgendosi, quindi, del pericolo, li ha preceduti. Non si sa se fosse già armato, pronto a colpirli, o se l'arma usata contro i ladri l'abbia afferrata al volo. Fatto sta che il macellaio ha aggredito due dei quattro ladri che si è trovato in casa, cogliendoli, probabilmente, di sorpresa. Uno, per le ferite troppo profonde riportate all'addome, dove sarebbe stato raggiunto dai fendenti, è deceduto poco dopo in ospedale, dove è stato trasportato. Il suo nome era Alfio Stancapiano. L'altro, 46enne di Catania, ferito gravemente ma che non sarebbe in pericolo di vita, è al momento ricoverato all'ospedale di Messina, piantonato dalle forze dell'ordine.
Cosa rischia il macellaio
I reati di cui il macellaio dovrà rispondere sono omicidio e tentato omicidio: i più gravi del codice penale italiano. Le indagini chiariranno i dettagli del delitto, per stabilire le eventuali aggravanti o, al contrario, attenuanti. Ma, vista la morte di uno dei due ladri, potrebbe non valere per l'uomo la legittima difesa. E andare, così, incontro a una pena carceraria di almeno dieci anni. Si tratta di mere ipotesi: tutto sarà accertato dagli inquirenti, al lavoro per chiarire cosa sia successo davvero in quella camera da letto.
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