Un ragazzo ha denunciato l'assurda scoperta che ha fatto al colloquio di lavoro: ciò che lo ha stupito è la frequenza con cui il datore gli concede un giorno di riposo.
Non c'è mai fine al peggio. Ogni giorno, si fanno nuove scoperte, sempre più inquietanti, nel tortuoso mondo del lavoro in Italia. I tanti giovani che cercano lavoro devono districarsi tra una marea di annunci ambigui e con condizioni lavorative assurde. Alberto, purtroppo, si è imbattuto proprio in una di queste offerte e ha condiviso la sua storia sui social network.
Questo triste racconto si svolge in Sicilia e, più precisamente, nel cuore della città di Catania. Un negozio di artigianato e souvenir nei pressi del Duomo è alla ricerca di un addetto alle vendite. Alberto trova l'annuncio, contatta il titolare del negozio e fa il colloquio di lavoro. Il titolare comunica gli orari di lavoro: dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 20:30. 9 ore al giorno per 6 giorni a settimana. Un orario lavorativo già di per sé un tantino elevato. Il 'bello', però, deve ancora venire.
Colloquio di lavoro in Sicilia: l'assurdità del giorno di riposo
Il titolare, infatti, chiede al ragazzo se d'estate, con l'aumento dei flussi turistici, sarebbe stato disponibile anche a lavorare qualche domenica. Inizialmente, Alberto accetta la richiesta. Il titolare, però, non contento, alza ancora di più la posta. "Saresti disposto a lavorare tutte le domeniche sin da subito?", chiede al ragazzo. Alberto, a questo punto, cerca di tutelarsi: "Sì, ma devo avere un giorno di riposo alla settimana". A questo punto, il titolare gli dice qualcosa di assurdo e anche illegale. Alberto, qualora accettasse, potrebbe accordare un giorno di riposo con il titolare ogni due settimane.
Ovviamente, Alberto ha ringraziato e ha rifiutato l'offerta. "Non capisco io da giovane che vantaggi avrei a lavorare tutto il giorno, tutti i giorni", ha denunciato Alberto. In effetti, il ragazzo non avrebbe la possibilità di farsi una vita sociale. Non avrebbe neanche la chance di andare al bar con gli amici a godersi un giorno libero e distrarsi dal lavoro. Le condizioni lavorative proposte dal datore di lavoro catanese sono davvero assurde e rasentano la schiavitù. Alberto ha denunciato questa situazione assurda sui social ma, forse, avrebbe anche il diritto di riferire di ciò alle autorità competenti. Solo così, forse, questi personaggi smetteranno di fare un po' ciò che vogliono in barba al diritto del lavoro e alla dignità delle persone.