Truffe agli anziani, il grande esempio di nonna Giulia, 77enne che ha aiutato i carabinieri ad acciuffare due truffatori che avevano provato a derubarla
Il tema truffe è più urgente che mai, e parlarne e fornire informazioni preziose all’utenza non sarà mai sufficiente. Abbiamo intervistato, su questa tematica, l’associazione a difesa dei consumatori Adico, alla ricerca di consigli sulle buone pratiche da usare per combattere le minacce che arrivano dal web.
E segnaliamo oggi la testimonianza, riportata da Pomeriggio Cinque, trasmissione Mediaset, di una donna di 77 anni che è riuscita a capire di essere divenuta bersaglio di un gruppo di truffatori, che ha fatto, poi, arrestare.
Lo sforzo e l’impegno della donna, di nome Giulia, è davvero encomiabile. Il tentativo di truffa è avvenuto via telefono. “Avevano la voce di mio nipote, ma non era lui: l’ho capito dopo. Mi hanno chiamata dicendo che mia nuora aveva messo sotto una donna incinta e un bambino di 10 anni sulle strisce pedonali. L’avevano arrestata, per cui dovevo portare soldi, gioielli e tutto quello che potevo a Torino, perché così poi l’avrebbero liberata”. Insomma, una cauzione in denaro e oggetti di valore per liberare la donna. Una truffa che fa leva sull’ignoranza e, soprattutto, la paura delle persone: in Italia, infatti, non esiste la cauzione.
Truffe agli anziani, la testimonianza di nonna Giulia: "Sembrava la voce di mio nipote, ma poi ho capito"
Nonna Giulia, 77 anni, ha capito che si trattava di una truffa. "All'inizio ho sentito la mia voce di mio nipote e mi sono spaventata". Ma, poi, qualcosa l'ha fatta insospettire. Questa persona che fingeva di essere il nipote, chiedeva all'anziana la descrizione precisa dei suoi gioielli. Nonna Giulia ha quindi capito che c'era qualcosa di insolito sotto. Così ha telefonato alla nuora, che era tranquillamente al lavoro. La quale ha allertato i carabinieri, che dopo pochi minuti hanno raggiunto l'appartamento della signora.
Sono arrivati in 14, e, con la complicità della 77enne, hanno arrestato tutti i truffatori quasi subito, tranne uno che hanno acciuffato dopo 8 ore. La donna ha aiutato le forze dell’ordine per far sì che tutti i fossero assicurati alla giustizia. Il primo è stato arrestato subito sotto casa della signora: era quello che aspettava di prendere il bottino. Nonna Giulia è poi rimasta altre 7-8 ore al telefono con un altro complice. "Mi hanno fatto un mucchio di domande, dicevano che aspettavano il notaio, il valutatore dei gioielli, per sapere se andava bene". La donna comunicava con i carabinieri con i bigliettini o a gesti, mentre teneva il ladro impegnato al telefono. Touché.
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