Firenze: 9 mesi senza Kata, la bimba scomparsa nel nulla. Gli inquirenti riaprono una vecchia pista

Firenze, il mistero della piccola Kata: sono trascorsi ormai 9 mesi, e della bimba di origini peruviane nessuna traccia

Uno dei casi che ha maggiormente attanagliato l'opinione pubblica italiana, e che ancora oggi, dopo mesi di ricerche, resta ancora aperto. Stiamo parlando della scomparsa della piccola Kata, bimba di origini peruviane sparita dall'ex Hotel Astor di Firenze. Nemmeno uno straccio di prova è stato recuperato nel corso di questo quasi anno di ricerche, nonostante i grandi e numerosi sforzi messi in campo dalle forze dell'ordine, impegnate nelle indagini. Nove mesi di ricerche ed interrogatori, ma della piccola ancora nessuna traccia. Questa bimba sembra essere tragicamente svanita nel nulla, tanto che in molti paragonano questo caso a quello di Denise Pipitone, altra drammatica vicenda di sparizione nota a tutt'Italia.

Ma le indagini a opera del procuratore capo di Firenze stanno per ripartire: si ricomincia da zero, dai primi passi mossi dagli inquirenti nel giugno dell'anno scorso. Chi indaga si concentra, ora, su una delle prime persone che, nove mesi fa, era stata ascoltata per prima. Stiamo parlando di Isabel, la mamma della bimba con cui Kata stava giocando negli istanti precedenti la sua scomparsa.

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Kata, la bimba scomparsa 9 mesi fa dall'ex hotel occupato Astor. Le ricerche della bambina non hanno ancora portato a nulla: questa è una delle ultime foto diffuse

 

Firenze, Kata sparita nel nulla: le indagini ripartono da Isabel, la mamma dell'amichetta con cui la bimba giocava pochi attimi prima di sparire

Tante le piste battute dagli inquirenti, in una vicenda che a tutti è sembrata assai intricata, sin dai primi momenti. Dapprima le indagini sullo scambio di persona, quando si pensava che Kata potesse esser stata rapita al posto di un'altra bimba, forse per un debito di droga. Poi le indagini sulle valigie portate via dall'ex Astor qualche giorno dopo la sparizione della piccola, e in cui si era supposto che qualcuno potesse aver rinchiuso la bimba. E ancora, il racket degli affitti che avrebbe coinvolto lo zio. Pista, questa, che sembra ancora quella privilegiata dagli inquirenti. Ma si tratta ancora e solo di ipotesi.

Nessuna richiesta di riscatto è mai stata ricevuta dalla famiglia di Kata, e da quel 10 giugno nessuna segnalazione di avvistamento è mai arrivata. Nelle immagini di videosorveglianza, le ultime che ritraggono Kata, la bambina sale le scale e le ridiscende. Ogni angolo dell'edificio è stato ispezionato dagli inquirenti: secondo la mamma, nessuno della famiglia può essere coinvolto nella sparizione della figlia. Nei prossimi giorni sarà richiesto un nuovo sopralluogo, nella speranza di fare finalmente luce su un caso ancora drammaticamente irrisolto.

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