Massimiliano Dona, avvocato specializzato in tutela dei consumatori, ha rivelato i motivi che si celano dietro l'aumento di pubblicità al Festival di Sanremo.
Questa settimana di febbraio, l'Italia si ferma, gli occhi sono tutti puntati su un unico, scintillante palcoscenico: il Festival di Sanremo. Questa manifestazione, più di un semplice evento musicale, è diventata un vero e proprio fenomeno culturale, capace di unire generazioni davanti allo schermo. Ma negli ultimi anni, molti spettatori hanno notato un cambiamento, un aumento significativo delle interruzioni pubblicitarie che ha sollevato non poche domande. Perché ci sono sempre più pubblicità durante il Festival di Sanremo?
La risposta a questa domanda arriva da Massimiliano Dona, avvocato specializzato in tutela dei consumatori e Presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, che ha aperto le porte di un mondo complesso e affascinante: quello delle pubblicità in televisione. Le pubblicità non sono semplicemente interruzioni fastidiose o momenti per prepararsi un tè; sono il motore economico che sostiene l'industria televisiva. Ogni spot è attentamente calibrato per inserirsi in momenti chiave, massimizzando l'impatto sui telespettatori e, di conseguenza, il ritorno economico per gli inserzionisti. Ma perché un aumento proprio a Sanremo? La risposta si trova nelle ambizioni di "mamma Rai" che quest'anno vuole fare il botto.
Pubblicità al Festival di Sanremo: parla l'avvocato
"Tutti a guardare il Festival di Sanremo, mentre io guarderò le pubblicità", Massimiliano Dona inizia con ironia il video in cui spiega perché a Sanremo c'è stato un aumento di pubblicità rispetto alle edizioni passate della kermesse musicale più amata dagli italiani. "Quest'anno ci sarà tantissima pubblicità perché la Rai punta a superare il record dell'anno scorso: avvicinarsi ai 60 milioni di incasso", ha spiegato l'avvocato. Per raggiungere questo obiettivo, continua l'avvocato, la Rai "non solo ha aumentato le tariffe dell'8% ma anche moltiplicato gli spazi dove si può fare pubblicità".
Inserzioni pubblicitarie sono presenti ovunque: sul palco, nelle piazze di Sanremo, sulle navi, sulle ruote panoramiche e sui trenini. "Insomma, ci sarà pubblicità ovunque, del resto questo è un evento visto in media, l'anno scorso, da 11 milioni di telespettatori con quasi il 74% di share", spiega l'avvocato. Massimiliano Dona, poi, aggiunge che ci sono 4 tipi di inserzioni diverse durante il Festival di Sanremo. "Ci sono i classici spot che conosciamo tutti, 9 break durante la serata, poi, ci sarà una telepromozione, il billboard, che è quel cartello all'inizio con scritto 'questo programma è presentato da...' e poi, questo solo per i super ricconi, il golden minute, lo spazio che costa di più, quello nell'anteprima subito dopo il tg", rivela Massimiliano Dona. E voi, avete notato un aumento di pubblicità rispetto agli anni passati?
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