Massimiliano Dona, avvocato specializzato in tutela dei consumatori, ha spiegato come fanno i call center a ottenere i numeri di telefono dei clienti da molestare.
In un'epoca in cui la nostra vita è sempre più interconnessa, i call center rappresentano una delle tante facce della comunicazione a distanza. Operando come ponti tra aziende e consumatori, questi centri di chiamata si prefiggono di offrire assistenza, promuovere prodotti o servizi e, talvolta, condurre sondaggi. Tuttavia, non tutti questi contatti sono benigni o desiderati. Massimiliano Dona, avvocato esperto in diritti dei consumatori e Presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, solleva il velo su una pratica diffusa e insidiosa: l'acquisizione di numeri telefonici da parte dei call center per finalità non sempre lecite. Ma come fanno questi enti a ottenere i nostri numeri?
Le risposte a queste domande svelano un intricato mondo di strategie, alcune delle quali sfiorano i confini dell'inganno e della legalità. Dai database condivisi senza il nostro consenso esplicito, agli acquisti di elenchi di contatti da società che raccolgono dati in maniera dubbia, i metodi sono vari e spesso opachi. Questa pratica non solo viola la nostra privacy ma apre anche la porta a rischi maggiori, come truffe e frodi telefoniche mirate, che sfruttano la fiducia o l'ignoranza degli utenti per fini illeciti.
Come fanno i call center a ottenere i numeri di telefono
L'avvocato, in un video condiviso sul suo canale Instagram ufficiale, ha smascherato uno dei modi con cui i call center acquisiscono numeri. "Avete chiamato l'assistenza tecnica perché la vostra linea internet a casa da dei problemi, proprio in quei giorni vi arriveranno mille telefonate", spiega Massimiliano. Il motivo? Probabilmente, la compagnia a cui vi siete rivolti ha rivenduto il vostro numero ai call center che operano in quello stesso settore e chiamano per offrire soluzioni più convenienti e migliori.
"Questo ci da la misura di come funziona il mercato dei call center, una compravendita ormai fuori controllo dei nostri numeri", rivela Massimiliano Dona. Quindi, l'avvocato enuncia quella che, secondo lui, è l'unica soluzione per risolvere il problema dei call center molestatori: vietare il teleselling, ovvero le vendite telefoniche. L'avvocato ha anche avviato una petizione per fermare il teleselling in Italia e togliere valore legale ai contratti stipulati per telefono. Una soluzione decisamente drastica che, però, potrebbe mettere fine una volta e per sempre alle molestie dei call center. E voi, cosa ne pensate? Avete intenzione di firmare la petizione?
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