Il ghiaccio tra Russia e NATO si infrange? Vladimir Putin si prepara per un incontro che potrebbe riscrivere le regole della diplomazia internazionale: dove andrà.
Da quando le tensioni tra Russia e Nato hanno raggiunto il picco successivamente al 24 febbraio 2022, ogni mossa di Putin sullo scacchiere globale è stata scrutata con estrema attenzione. Il presidente russo, probabilmente il 12 febbraio, sarà in visita ufficiale in Turchia, ospite del presidente Erdogan. Sarà una visita storica in quanto rappresenta il primo viaggio del presidente russo in un Paese membro dell'Alleanza Atlantica dall'inizio della guerra in Ucraina. La data non è ancora confermata, ma tutto fa pensare che la visita avverrà nell'arco di breve tempo. Secondo alcune fonti, la visita potrebbe vere luogo il 12 febbraio. Il consigliere presidenziale Yuri Ushakov ha confermato che Putin si recherà in Turchia per parlare principalmente della situazione in Ucraina.
Da quando la Corte Internazionale di Gisutizia dell'Aja ha emesso il mandato di cattura per Putin accusato di aver deportato in Russia bambini ucraini, il presidente russo ha decisamente limitato la sua presenza all'estero. Per esempio, l'estate scorsa, non è andato al vertice dei BRICS a Johannesburg, in Sud Africa. Al suo posto ha inviato il capo della diplomazia russa Sergey Lavrov. Infatti, il Sud Africa ha ratificato lo Statuto di Roma e riconosce la giurisdizione della Corte Internazionale dell'Aja. Per questo, sarebbe stato costretto ad arrestare il presidente russo, se avesse messo piede nel territorio sudafricano. Al contrario, la Turchia non ha firmato lo Statuto di Roma e, quindi, non ci sono rischi di incidenti diplomatici.
Il viaggio di Putin in un paese Nato: i temi
L'incontro tra Putin e Erdogan in Turchia arriva alla vigilia di un tragico anniversario. Il 24 febbraio, infatti, saranno due anni da quando è iniziata l'invasione dell'Ucraina da parte dell'esercito di Mosca. E proprio il conflitto in Ucraina sarà uno dei temi principali della discussione tra i due presidenti. La Russia, tuttora, occupa circa il 20% del territorio ucraino e la guerra è in una situazione di stallo. Sin dall'inizio della guerra, la Turchia ha sempre giocato un ruolo di mediatrice. Proprio a Istanbul, infatti, si sono svolte le trattative tra Russia e Ucraina subito dopo l'inizio della guerra. Trattative che non hanno portato a nessun risultato concreto.
La Russia e la Turchia, inoltre, hanno forti legami commerciali. La Turchia ha inaugurato l'anno scorso una centrale nucleare costruita da Rosatom, l'Agenzia nucleare russa. Questa visita, la prima di Putin in un paese NATO dall'inizio del conflitto in Ucraina, si carica, quindi, di un significato profondo. Nonostante le restrizioni ai suoi spostamenti internazionali, Putin sceglie la Turchia, un luogo simbolico, capace di ospitare dialoghi cruciali per il futuro della regione e forse dell'intero equilibrio mondiale.