Davide Di Vetta è Matteo in Un Professore 2: "Così ho convinto anche Paola Cortellesi"

Davide Di Vetta è Matteo in Un Professore 2, ma è anche in C'è ancora domani di Paola Cortellesi: la nostra intervista.

Studia recitazione da sette anni, eppure è giovanissimo e la sua carriera è appena sbocciata. Schindler's List è il film che ha già visto sei volte e che non lo stanca mai: "Ti apre gli occhi su tante cose", ha detto durante la nostra chiacchierata telefonica. Jim Carrey invece è l'attore con cui "lavorerebbe anche gratis". Davide Di Vetta è un volto che nell'ultimo periodo compare sul piccolo schermo e anche sul grande, in quella che è al momento la pellicola più commentata e vista nel nostro Paese: C'è ancora domani di Paola Cortellesi.

Interpreta il ragazzo che per volontà dei genitori deve guadagnarsi da vivere riparando gli ombrelli. Non è affatto capace, la protagonista che sa farlo benissimo deve istruirlo ma, nonostante questo, percepisce un salario nettamente inferiore al suo: siamo a Roma nel secondo dopoguerra. Ne abbiamo dunque approfittato per qualche domanda attinente, e per altre che riguardano la fiction Rai in cui è protagonista attivo in queste sere. Lui è l'allievo Matteo in Un Professore 2 con Alessandro Gassmann.

davide di vetta
Davide Di Vetta in una scena di Un Professore 2

Davide Di Vetta sbarca al cinema dopo Un Professore: l'intervista

Come sei arrivato al ruolo in C'è ancora domani? La tua è una scena emblematica, chi ti ha scelto e come?

"Ho fatto un primo provino video per un altro ruolo inizialmente, poi ne ho fatto un secondo proprio con Paola Cortellesi in presenza. Lei è una persona adorabile e molto alla mano. Mi ha messo subito a mio agio. Studio recitazione da sette anni, ma vedersi davanti lei, tra l'altro per la prima volta nelle vesti di regista: la carica di tensione era molto alta. Lei mi ha spiegato la scena e mi ha chiesto quale fosse la mia visione. Ci siamo confrontati e ho lavorato molto sull'espressione del mio viso: volevo che il mio personaggio apparisse svogliato e che si percepisse meglio il senso della scena. Paola mi ha detto "fai tu". Gli è piaciuta la mia interpretazione e abbiamo lavorato su quella linea".

Come giudichi il film da spettatore invece, e non da membro del cast?

"C'è ancora domani è spettacolo, ma anche attualità in questo momento. Un film pieno di sorprese, dove si ride e si piange. Il finale non è scontato: Delia la protagonista, capisce di non essere più 'nessuno', ma comprende di avere il diritto di parlare. Abbraccia tutte le generazioni e questa è una cosa bellissima. Il bianco e nero inoltre, a prescindere dall'epoca è una scelta che ha contribuito a rendere il film amato da grandi e dai più giovani".

Si parla di donne e attualmente, l'argomento è caldissimo: cosa ne pensi da ragazzo giovane? Credi che l'arte in generale possa essere oltre ad uno specchio della nostra società, un veicolo per cambiare qualcosa?

"Dovremmo sentirci tutti responsabili per quello che sta accadendo nel nostro paese. Da attore quello che faccio dovrebbe contribuire a cambiare le cose. Prendi Matteo in Un Professore ad esempio, il ragazzo spavaldo e sbruffone che trovi in ogni classe, diversissimo dalla mia persona. Molte volte però, un atteggiamento come quello di Matteo non porta avanti: può far ridere, ma non vince e nella serie questo verrà fuori".

 

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Un Professore 2 e il set insieme ad Alessandro Gassmann

Gassmann e Cortellesi: com'è stato lavorare con due nomi come loro?

"Ho avuto la fortuna di lavorare con due delle personalità più influenti del mondo della recitazione: due colonne portanti. Condividere lo stesso set con Alessandro Gassmann per me è stato un onore. Un Professore è stato il mio primissimo lavoro da attore e mi ha aiutato moltissimo. Gassmann è la persona più professionale e instancabile sul set: non ho mai lavorato con una persona così e mi ha aiutato tanto. Tanti botta e risposta che vedete tra di noi nella fiction sono frutto della nostra improvvisazione. Molti altri membri del cast fanno così".

Che aria tira sul set di Un Professore?

"Sul set abbiamo legato moltissimo, anche con i nuovi arrivati. Damiano Gavino e Nicolas Maupas sono miei amici anche nella vita e ho visto il film Nuovo Olimpo con Damiano: mi è piaciuto molto. Ci scambiamo consigli a vicenda e questo è molto bello".

Ci sarà una terza stagione?

"In questa vedrete tantissimi colpi di scena, ma su un ipotetico seguito non posso davvero rivelarvi nulla al momento".

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