Un comportamento del gatto molto comune, spiegato dall’esperta di comportamento felino
Gli animali domestici, in particolare i gatti, manifestano un linguaggio complesso fatto di segnali corporei, vocalizzazioni e abitudini quotidiane che spesso sfuggono alla comprensione umana. La mancata interpretazione di queste espressioni può creare fraintendimenti capaci di influenzare negativamente il loro benessere. Comprendere il comportamento del gatto significa entrare in sintonia con un universo ricco di sfumature, dove ogni movimento della coda, ogni variazione del tono del miagolio e ogni cambiamento nelle routine racconta qualcosa di importante sullo stato emotivo dell’animale.
Uno di questi comportamenti è analizzato da Diletta Caprilli, consulente del comportamento felina, sui social nota col nickname @gattari_informati. L’esperta si focalizza su un comportamento del gatto: quando, cioè, il felino gratta fuori dalla lettiera o sulle pareti. “Può esserci qualcosa che non va nell’ambiente o nella gestione della lettiera”. Comportamenti che, precisa, non vanno sottovalutati.
La prima cosa evidenziata dall’esperta, e che spiega questo comportamento, è che “il gatto non riesce a completare il coreogramma di eliminazione, cioè la sequenza naturale di scavare, eliminare e coprire, fondamentale per un animale che è preda e predatore e necessita di coprire bene il suo odore per stare tranquillo”. Ciò potrebbe significare, secondo Caprilli, che “la lettiera è troppo piccola o con bordi alti, e il gatto non riesce a muoversi o scavare in modo naturale”. Un consiglio: “Scegline una almeno il doppio della lunghezza del gatto e dai almeno un’opzione di lettiera aperta”.
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Il gatto e la lettiera: cosa significa se si comporta così
Altra cosa che potrebbe spiegare il grattare del gatto sulla lettiera è che, semplicemente, “il substrato non è gradito. Sabbietta profumata, polverosa, troppo grossa o troppo poca: potrebbe dare fastidio e spingere il gatto a grattare fuori come fastidio e rifiuto”.
Ma potrebbe trattarsi anche della postazione sbagliata: “Se la lettiera è in una zona rumorosa, di passaggio o troppo vicina a ciotole o postazioni riposo, il gatto può sentirsi vulnerabile e tentare di coprire l’odore più del solito, senza riuscirci bene”. O, ancora, di una questione di pulizia: “Una sabbia piena di odori o residui lo porta a cercare punti alternativi per scavare o coprire. Puliscila almeno due volte al giorno e lava la cassetta ogni 10-15 giorni, soprattutto se hai più gatti”.

Infine, potrebbe trattarsi di competizione con altri gatti o risorse sbilanciate: “Se le lettiere sono poche o troppo vicine, il gatto può sentirsi in competizione e marcare grattando tutto intorno. In una casa con più gatti, servono almeno una lettiera per gatto + una extra dislocate per la casa, ma soprattutto va rivista anche la gestione di tutte le altre risorse (cibo, acqua, spazi di riposo, vie di fuga, gioco, ecc.)”.
Insomma, una conoscenza più profonda della comunicazione felina permette di riconoscere stress, disagio, entusiasmo o richiesta di attenzioni, contribuendo in modo decisivo alla creazione di un ambiente sereno e appagante. In questo modo, la relazione si arricchisce e la convivenza assume una qualità autentica, fondata sulla comprensione reciproca e sulla capacità di rispettare i bisogni più naturali di un compagno di vita tanto sensibile quanto affascinante.
