E’ giusto che cani e gatti bevano acqua dal rubinetto? Risponde il veterinario
Sempre più spesso, chi vive con un cane o un gatto si affida ai social per ottenere consigli utili sulla cura e il benessere dei propri animali. Piattaforme come Instagram e TikTok sono diventate veri e propri spazi di divulgazione veterinaria, dove esperti e professionisti rispondono a domande comuni che, nella quotidianità, possono fare la differenza nel rapporto con il proprio animale. Tra questi, il Dr. Francesco, Medico Veterinario online col nicknname @ciccioannettavet, affronta una questione che preoccupa molti proprietari. L’acqua del rubinetto può essere nociva per la salute dei nostri pet?
Un gesto apparentemente banale come riempire la ciotola può suscitare dubbi in chi vive con un animale. Meglio l’acqua in bottiglia o quella del rubinetto? Il calcare può creare problemi ai reni o favorire la formazione di calcoli urinari?
Acqua del rubinetto per cani e gatti, il parere del veterinario
“L’acqua per i nostri animali, d’altronde come per noi, per essere sicura deve avere tre caratteristiche: essere potabile, fresca e pulita. Il calcare sicuramente incide sul sapore, ma può far venire i calcoli. Innanzitutto non tutti i calcoli urinari contengono calcio. Tuttavia, qualora ci trovassimo di fronte a calcoli di ossalato di calcio, è necessario precisare che sul 100% del calcio che i nostri cuccioli assumono, ipotizzando che seguano una dieta bilanciata, industriale o casalinga che sia, solo il 2%, massimo il 5%, proverrebbe dall’acqua. Tutto il restante viene dal cibo. Quindi capiamo che la quota fornita dall’acqua è irrisoria. La vera prevenzione dei calcoli, infatti, si fa con una dieta specifica, in base al tipo di urolita che ci troviamo davanti”.
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“Inoltre, il carbonato di calcio presente nell’acqua ha un effetto alcalinizzante che può persino aiutare, come nel caso dei calcoli da urati. In sintesi, se l’acqua è potabile, ai nostri pet possono tranquillamente berla. Ciò che conta è una buona idratazione e seguire una dieta bilanciata e appropriata per il singolo stato di salute.”
Una risposta che offre non solo un chiarimento, ma anche una lezione di metodo: non esistono regole generiche valide per tutti, ma principi di base da interpretare alla luce della salute individuale del proprio animale.
L’educazione alla salute come atto d’amore
Da questa riflessione emerge quanto sia prezioso l’impegno dei veterinari divulgatori: aiutano i proprietari a orientarsi tra falsi miti e informazioni contraddittorie, promuovendo una cultura della prevenzione e della cura consapevole. Sapere che l’acqua del rubinetto può essere una scelta sicura — purché potabile, fresca e pulita — è un tassello di un mosaico più ampio: quello della salute integrata tra alimentazione, igiene e benessere quotidiano. In definitiva, l’attenzione alla qualità dell’acqua diventa un gesto semplice ma simbolico, che racchiude l’essenza del prendersi cura: conoscere per proteggere, informarsi per migliorare la vita di chi ci accompagna ogni giorno.
