Come riconoscere un buon cocomero? Con le unghie: i consigli dell’esperto Flavio Flavetta
Per scegliere un cocomero maturo, la prima regola è osservare la buccia. Secondo Flavio Flavetta, esperto di frutta sui social col nickname @quellidellafrutta, se la superficie è troppo lucida, il frutto non ha ancora raggiunto la maturazione completa. L’opacità è invece un indizio importante: suggerisce che il cocomero ha preso abbastanza sole e ha sviluppato al meglio i suoi zuccheri naturali. Un altro segno da cercare è la cosiddetta “posa”: si tratta della macchia giallastra che si trova sul fondo del frutto, quella su cui il cocomero si è appoggiato mentre cresceva. Più è ampia e ben definita, più il frutto ha avuto tempo per maturare sotto il sole. Questo significa una polpa più dolce e una consistenza migliore, caratteristiche che distinguono un buon cocomero da uno mediocre. L’analisi visiva, quindi, è il primo passo per una scelta consapevole.
Il secondo indizio riguarda il picciolo. Anche se spesso trascurato, questo elemento può dire molto sul grado di maturazione del frutto. Flavetta spiega che un picciolo secco è un chiaro segnale che il cocomero è stato raccolto al momento giusto. Se poi è anche arricciato, come una piccola coda, il segnale è ancora più positivo. Questo particolare, spesso ignorato, è in realtà uno dei più affidabili per capire se un cocomero è pronto da mangiare. Accanto al picciolo, anche la forma del frutto può dare indicazioni utili: un cocomero ben proporzionato, né troppo allungato né eccessivamente tondo, tende ad avere una distribuzione equilibrata di zuccheri e acqua. È importante, inoltre, che la superficie non presenti ammaccature o lesioni evidenti. A questo punto, l'analisi visiva e strutturale dovrebbe già fornire un quadro abbastanza chiaro della bontà potenziale del cocomero.
Visualizza questo post su Instagram
Riconoscere il cocomero perfetto con il test dell'unghia
L’ultimo consiglio dell’esperto è quello più curioso e scenografico: graffiare la buccia con l’unghia. "I massimi esperti bussano e riconoscono", dice. Alla gente comune, consiglia di graffiarlo. "Quando viene via subito, dentro è maturo". Mentre i più esperti preferiscono bussare con le nocche per riconoscere il suono “giusto” del cocomero maturo, Flavio Flavetta suggerisce quindi un metodo più accessibile: se graffiando leggermente la buccia viene via facilmente, significa che la polpa interna è ben matura. Questo gesto, tanto semplice quanto efficace, può essere fatto anche al volo tra i banchi del mercato. L’idea è quella di percepire la prontezza del frutto al tatto, confermando così le ipotesi fatte osservandone aspetto e struttura. In sostanza, un cocomero perfetto risponde con tutti i sensi: si vede, si tocca e si sente. Bastano pochi secondi per compiere una scelta di qualità e godere del sapore pieno dell’estate.