Le Fonti del Clitunno, un angolo di pace e poesia in Umbria, dove l’acqua pura e la natura rigogliosa donano sollievo a corpo e spirito
Chi cerca un luogo in cui far riposare corpo e spirito troverà nelle Fonti del Clitunno un’oasi di tranquillità immersa nella natura, capace di rigenerare mente e sensi. Questo gioiello dell’Umbria, situato nel comune di Campello sul Clitunno, tra Spoleto e Foligno, rappresenta uno dei luoghi più incantevoli della regione. Le sorgenti sotterranee emergono silenziosamente dalla roccia, dando origine a un laghetto dalle acque trasparenti e smeraldine, circondato da salici piangenti, pioppi e cipressi. Il verde rigoglioso, unito alla limpidezza dell’acqua e alla quiete circostante, crea un’atmosfera quasi onirica, ideale per chi desidera evadere dal ritmo frenetico della vita quotidiana e riconnettersi con la natura. La biodiversità acquatica, con specie come fanerogame, muschi, nasturzio acquatico e coda di cavallo, rende questo piccolo ecosistema un vero paradiso naturalistico, in cui ogni dettaglio racconta una storia di equilibrio e bellezza.
Ci portano alla scoperta di questo luogo incantevole la coppia di travel creator Pamela e Daniele (@giroilmondoingiro).
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Le fonti di Clitunno: paradiso naturale nel cuore dell'Umbria
Una vera e propria meraviglia naturalistica, ma anche un luogo carico di significato storico e culturale. Fin dall’epoca romana, queste sorgenti erano considerate sacre e dedicate al dio fluviale Clitunno. Si racconta che i buoi destinati ai sacrifici religiosi venissero immersi nelle sue acque, ritenute capaci di renderli candidi e conferir loro poteri mistici. L’atmosfera mistica del luogo ha ispirato nei secoli poeti e scrittori illustri. Virgilio, Properzio, Plinio il Giovane, Byron e Giosuè Carducci hanno celebrato le Fonti nei loro versi, affascinati dalla purezza e dalla quiete che vi si respira. Questo alone di sacralità e poesia si percepisce ancora oggi visitando il sito: ogni scorcio richiama una pagina di storia o una strofa poetica, rendendo l’esperienza non solo visiva, ma anche profondamente emotiva. Camminare lungo i sentieri che costeggiano il laghetto significa ripercorrere millenni di culto e ispirazione letteraria, in un luogo dove il tempo sembra essersi fermato.
Il Tempietto del Clitunno: un capolavoro da non perdere
A completare l’esperienza, a circa un chilometro dalle Fonti si erge il Tempietto del Clitunno, un piccolo edificio di origine tardo-antica, poi trasformato in chiesa. Riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità UNESCO, è uno degli esempi più significativi di architettura longobarda in Italia. La sua struttura richiama la forma di un tempio romano, ma all’interno si respira un’atmosfera cristiana, testimoniando la transizione storica e culturale che attraversò il territorio. Il tempietto rappresenta una tappa imprescindibile per chi visita la zona: incastonato in un paesaggio rurale intatto, racchiude in sé spiritualità, arte e archeologia. La sua posizione leggermente rialzata permette inoltre una vista privilegiata sul paesaggio umbro circostante, offrendo uno scenario mozzafiato, specialmente al tramonto. Visitare le Fonti del Clitunno e il loro tempietto significa immergersi in un universo di calma e bellezza, dove ogni elemento – dall’acqua agli alberi, dalla pietra alla poesia – contribuisce a creare un’esperienza indimenticabile.