In Emilia-Romagna c'è un castello nascosto in un'oasi naturalistica che è una vera e propria oasi naturalistica: sembra di stare in una favola e di fare un vero e proprio viaggio nel tempo.
Il Castello di Bianello, nascosto tra le prime colline dell’Appennino Emiliano, è una delle gemme storiche più suggestive dell’Emilia-Romagna. Situato a Quattro Castella, in provincia di Reggio Emilia, questo maniero è l’unico sopravvissuto, ancora integro, dei quattro castelli medievali che punteggiano i colli della zona. Non è solo una testimonianza del passato, ma un’esperienza immersiva che fonde storia, natura e arte in un’unica, affascinante visita.
Emilia-Romagna, il castello immerso nell'oasi naturalistica: un vero sogno
La storia del Castello di Bianello inizia ufficialmente nel 1044, anche se alcuni indizi lasciano pensare a origini più antiche, forse già dall’VIII secolo. Fu uno dei cardini del sistema difensivo dei Canossa, la potente famiglia che dominava queste terre. A fare la storia fu soprattutto Matilde di Canossa, una delle donne più influenti del Medioevo europeo. Bianello non era solo una sua residenza abituale, ma anche teatro di eventi di portata internazionale. Qui Matilde accolse imperatori e papi: Enrico IV, Papa Gregorio VII e, nel 1111, Enrico V, che proprio a Bianello la nominò vicaria imperiale d’Italia. A mostrare alcune immagini e a fornire anche alcuni validi consigli per visitarlo, i due influencer noti sui social come @emiliani_a_spasso. In Emilia-Romagna ci sono altri luoghi e castelli meravigliosi che vale la pena visitare.
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Dopo la morte di Matilde e la fine della casata dei Canossa nel 1742, il castello passò a diverse famiglie nobili, ciascuna delle quali ne lasciò il segno. I Gabbi, gli Estensi, i Caggiati e infine i Bacigalupo lo trasformarono in una elegante dimora signorile, conservandone però il fascino e il carattere originari. Salendo l’imponente scalone neobarocco si accede al piano nobile, dove il tempo sembra essersi fermato. Le sale affrescate da artisti come Gian Giacomo Monti e Baldassarre Bianchi risalgono al Seicento e al Settecento e offrono un’atmosfera elegante e suggestiva. Tra le stanze spicca la camera di Matilde di Canossa, che custodisce il più antico ritratto conosciuto della contessa: il volto fiero e austero di una donna che ha segnato la storia, con in mano il fiore del melograno, simbolo di fedeltà alla Chiesa.

La cappella dedicata a San Giovanni Battista, ricavata nella torre, incanta con i suoi arredi sacri e le pitture raffinate. A completare il percorso, le prigioni storiche, con iscrizioni autentiche lasciate dai prigionieri, ci riportano a un passato crudo e affascinante. Il contesto in cui si trova il Castello di Bianello è altrettanto straordinario. Dominando la Val d’Enza da un meraviglioso balcone naturale, offre una vista che nelle giornate più limpide spazia fino alle Alpi. I colli di Quattro Castella fanno parte di un’area protetta gestita dalla LIPU, ricca di biodiversità e perfetta per escursioni e passeggiate nella natura. È un luogo dove storia e ambiente si fondono, rendendo ogni visita completa e appagante.
Visitare il Castello: un’esperienza unica
Il castello è visitabile esclusivamente con visita guidata, il che rende l’esperienza ancora più coinvolgente e ricca di dettagli. È aperto da aprile a novembre, e il biglietto costa 7 euro (10 euro se abbinato al giardino segreto o ad altri percorsi tematici). Per raggiungerlo, è consigliabile parcheggiare presso la Chiesa di Sant’Antonino Martire, in via G. Marconi, e affrontare una passeggiata in salita di circa 800 metri. Un percorso che richiede una ventina di minuti, ma che viene ampiamente ripagato dallo spettacolo che si apre alla fine del sentiero.
Bianello fa parte del circuito dei Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli, una rete che valorizza i manieri più belli del territorio emiliano-romagnolo. Ogni pietra, ogni affresco, ogni angolo del castello racconta una storia. E secondo alcune voci, racconta anche qualcosa di più: si dice che tra le sue stanze si aggiri ancora il fantasma di una donna misteriosa, di cui però non si conoscono i dettagli. Un alone di mistero che aggiunge fascino a un luogo già carico di suggestione.
Visitare il Castello significa riscoprire la grandezza del Medioevo italiano, immergersi nella storia di Matilde di Canossa, godere della bellezza di un paesaggio intatto e respirare l’arte tra pareti affrescate e arredi antichi. È una meta perfetta per chi ama la storia, la natura e i luoghi autentici. Un viaggio nel tempo, ma anche nel cuore dell’Emilia-Romagna e che sorprende, emoziona e resta impresso nella memoria di chi ha il privilegio di visitarlo.